Si trattava dell’attività conclusiva del “progetto di ricerca-azione attuato dalla Scuola Primaria di Castelnuovo sul tema della sensibilizzazione al corretto e consapevole impiego delle risorse naturali, alla conservazione dell’ambiente, allo sviluppo di una economia sostenibile”
Avrebbero dovuto in corteo scendere dalla scuola fino alla piazza di Castelnuovo dei Sabbioni e qui i bambini della primaria, con magliette colorate, intonando canzoni e festeggiando avrebbero dovuto esibirsi in un flash mob nella fase conclusiva del "progetto di ricerca-azione attuato sul tema della sensibilizzazione al corretto e consapevole impiego delle risorse naturali, alla conservazione dell’ambiente, allo sviluppo di una economia sostenibile". Invece l'iniziativa, all'ultimo momento, è stata spostata all'interno del plesso scolastico.
L'iniziativa era stata organizzata nella stessa giornata dello "Sciopero mondiale per il clima" e tra le canzoni previste, oltre a "Nel blu dipinto di blu", vi era anche "Sing for the climate" coniata in Belgio nel 2012 sulla musica di "Bella ciao".
Alcuni genitori non hanno ben accolto la decisione della scuola e il dirigente scolastico Alessandro Papini, interpellato telefonicamente, ha spiegato con una nota pubblicata anche sulla pagina facebook dell'Istituto.
"(……) sarebbe stata rimodulata una iniziativa pubblica perché non si voleva che i bambini cantassero una certa canzone. Premetto che io quella canzone l’ho imparata alle Elementari (come si chiamavano allora) e fa parte della nostra cultura musicale, prima ancora che della nostra storia. Come musicista trovo che della bellezza del testo originale non si dovrebbe fare scempio con adattamenti infelici. Come Dirigente dello Stato trovo inoltre che la diffusione di notizie false e tendenziose è un reato previsto e punito dall’art. 656 del Codice Penale. Il rispetto della legalità è infatti una consapevolezza che assai presto debbono acquisire i nostri allievi, una competenza trasversale che abbraccia tutte le materie e tutte le aree disciplinari. A fianco di esso è imprescindibile l’acquisizione della consapevolezza dei rispettivi ruoli, e della correttezza dei relativi rapporti interistituzionali".
"E passiamo dunque alla vexata quaestio: un progetto didattico di ampio respiro, strettamente intrecciato con vaste aree disciplinari di studio, prevede l’educazione al rispetto dell’ambiente, la consapevolezza della non inesauribilità delle risorse naturali, lo sviluppo di una coscienza ecosostenibile, nel rispetto verso chi queste risorse non le possiede e verso le future generazioni. Si tratta di un progetto nato in seno alla scuola, intimamente correlato con i curriculi di studio. Nella giornata di oggi, peraltro, si svolgono manifestazioni denominate “Fridays for future” nate da un’iniziativa denominata “Strike for climate”; per chi non conoscesse l’inglese, “Sciopero per il clima”. L’iniziativa è nata, come qualcuno saprà, dalla composta, silenziosa protesta di una ragazzina svedese che per giorni e giorni si asteneva dalla frequenza scolastica, esponendo un cartello con la scritta Skolstrejk för klimatet (siccome non posso pretendere che chi non sa l’inglese conosca lo svedese, traduco: sciopero scolastico per il clima). Tali manifestazioni si sono estese in tutta Europa, sempre in contrasto con l’inerzia di taluni governi, ed hanno avuto il rilevante merito di sensibilizzare l’opinione pubblica e le coscienze".
"Risulta peraltro evidente, a coloro che hanno la pazienza e l’intelligenza per leggere con attenzione, e non hanno fretta di far scivolare lo sciagurato dito sul tasto “Pubblica”, che una azione di sciopero, in contrasto con l’autorità costituita, non può organizzarsi dentro una istituzione statale, in orario di lavoro. Non era certo questo lo scopo delle insegnanti, la cui professionalità, competenza, dedizione è assolutamente non in discussione. Il diritto di sciopero è inalienabile e inoppugnabile, e non deve assolutamente potersi fraintendere con altri tipi di manifestazione. Peraltro, a causa della esposizione mediatica delle iniziative di Sciopero per il clima, vi potrebbero essere stati fraintendimenti e incomprensioni, pertanto è stato ritenuto di effettuare tale attività in un contesto inequivocabilmente destinato alla didattica".
"Vi è poi una ulteriore considerazione, a margine: Il T.U.L.P.S. prevede che in caso di manifestazioni in luogo pubblico gli organizzatori hanno l'obbligo di preavvisare il Questore. Per manifestazioni in luogo pubblico si intendono tutte le iniziative di tipo politico, sociale, ricreativo, religioso, ludico o sportivo che, svolgendosi in luogo pubblico, comporteranno la presenza di gruppi di persone: in tali casi l'Autorità deve essere messa preventivamente al corrente di queste iniziative. Dal momento che la giornata di oggi, oltre allo Sciopero per il Clima, coincide con l’ultimo giorno della campagna elettorale, tale preavviso appare ancor più necessario, vista l’esposizione di tale giornata. Peraltro, in giornate “neutre”, si può assolvere a tale obbligo con una semplice segnalazione. Anche tenendo conto delle esigenze di sicurezza, oltre che di opportunità, si è dunque rafforzata la decisione di rimodulare l’attività, in modo che il suo carattere educativo e didattico non solo risultasse evidente, ma concretizzato nella più assoluta sicurezza per i nostri allievi".