23, Aprile, 2024

Indagini su prostituzione e corruzione in Valdarno e nell’aretino, Libera: “Prova della presenza di infiltrazioni mafiose”

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Nei giorni scorsi l’arresto, a Montevarchi, di un personaggio legato alla mafia nigeriana; poi il sequestro di una società in provincia di Arezzo. Secondo il Coordinamento del Valdarno dell’associazione Libera, si tratta della “ennesima conferma del fenomeno di infiltrazioni mafiose che è presente anche nella nostra provincia”

Prima l’arresto di un uomo legato alla mafia nigeriana, avvenuto pochi giorni fa in pieno centro a Montevarchi; poi la notizia di una società della provincia di Arezzo, la Anghiari Residence Srl, che è stata sequestrata nell'ambito di una maxi operazione per presunti collegamenti con la 'ndrangheta. Sono segnali che devono spingere a riflettere, secondo il Coordinamento valdarnese di Libera. 

Una conferma, secondo Libera Valdarno, della presenza di infiltrazioni mafiose. "Queste indagini – spiega il Coordinamento – ci portano nuovamente a riflettere sui fenomeni di infiltrazioni mafiose, ​di cui il nostro territorio non è più immune da tempo come andiamo ripetendo e ricordando in questi ultimi anni. Riciclaggio e spaccio sono due delle principali attività della ‘Ndrangheta e le stesse mafie straniere, in particolare la nigeriana, agiscono molto spesso con il consenso e in molti casi anche sotto la regia della mafia calabrese, anche sul versante dei reati legati alla prostituzione. Purtroppo sappiamo anche che questi fenomeni non sono in diminuzione".

"Sarebbe un errore pensare a queste organizzazioni criminali come a singole realtà indipendenti – sottolinea Libera Valdarno – perché oggi sono sempre più presenti ampie e fluide intersezioni di interessi e accordi che contaminano interi territori. Anche il nostro territorio è una “piazza” in cui questi sistemi agiscono inquinando le nostre relazioni e il nostro sviluppo economico, anche perché i casi di corruzione, per fare un esempio, coinvolgono quasi sempre professionisti ed imprenditori". ​ 

Una fotografia sull’evoluzione dei fenomeni criminali presenti in Valdarno sarà presto presentata all'opinione pubblica valdarnese e alle amministrazioni comunali nella seconda edizione di “Trame criminali tra Arezzo, Firenze, Siena, Valdarno Fiorentino ed Aretino. Indagini e inchieste nel corso del 2018”, grazie alla ricerca svolta da Fulvio Turtulici che, attraverso l'analisi degli articoli pubblicati in giornali, riviste e le indagini, ricostruisce nel dettaglio il resoconto delle attività investigative e giudiziarie che riguardano anche il territorio del Valdarno. 

"Speriamo vivamente – conclude il Coordinamento di Libera – che nelle prossime settimane possa nascere una stretta collaborazione tra i comuni, l'associazione Avviso Pubblico e il nostro coordinamento per dar vita ad una serie di iniziative che possano aiutare tutti i cittadini e le associazioni di categoria circa i rischi che anche il nostro Valdarno sta correndo e di cui quanto avvenuto in queste ore è solo l'ennesima preoccupante conferma".

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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