Sul fronte delle Poste, domani venerdì 4 novembre si tiene lo sciopero nazionale indetto da Slc-Cgil, Slp-Cisl, Failp, Sailp e Ugl contro la privatizzazione dell’azienda. Ma alcuni disagi potrebbero arrivare in settori come scuola o sanità per una protesta indetta da Confederazione Unitaria di base (CUB) Unione Sindacale Italiana AIT (USI-AIT), e Sindacato Generale di Base (SGB)
Arriva un venerdì nero sul fronte dei servizi, con lo sciopero nazionale dei lavoratori di Poste Italiane, che metterà a forte rischio l'apertura degli sportelli, ma anche quello indetto dai sindacati minori del pubblico impiego, che potrebbe comportare disagi in settori come la scuola o la sanità. Andiamo con ordine.
Poste Italiane
Venerdì 4 novembre sarà sciopero nazionale, indetto da Slc-Cgil, Slp-Cisl, Failp, Sailp e Ugl (non aderisce solo la Uilposte): in Toscana è prevista una manifestazione regionale a Firenze, alla quale sono attese centinaia di lavoratori e lavoratrici da tutte le province toscane.
L’agitazione, spiegano i sidnacati, è motivata dalla contrarietà alla completa privatizzazione di Poste Italiane (contro la quale da mesi è in atto lo sciopero dello straordinario): questa privatizzazione metterebbe a rischio a livello nazionale circa 20mila posti di lavoro, di cui oltre mille in Toscana. "In Toscana il personale applicato alla sportelleria e al recapito è insufficiente a garantire i servizi ai cittadini e questo determina una situazione non più sostenibile. Agli sportelli i clienti scaricano tutta la loro rabbia nei confronti degli sportellisti. Al recapito la carenza di personale non permette a Poste Italiane di garantire gli standard di qualità concordati con le istituzioni".
Infine la questione della riorganizzazione del recapito a giorni alterni: "Partita nelle province di Prato e Arezzo ormai da alcuni mesi, sta producendo grossissimi disservizi, con la corrispondenza che viene consegnata quando va bene una volta la settimana. Nonostante il problema sia sotto gli occhi di tutti, Poste Italiane continua a affermare che va tutto bene".
Il pubblico impiego
Nel settore pubblico, in particolare per scuola e sanità, lo sciopero è stato indetto per l'intera giornata di venerdì 4 novembre da due sindacati minori, la Confederazione Unitaria di base (CUB) e l’Unione Sindacale Italiana AIT (USI-AIT), e ha poi aderito anche il Sindacato Generale di Base (SGB). Difficile prevedere l'adesione, però non tutti i servizi sono garantiti.
La Asl Toscana Sud, ad esempio, ha fatto sapere di aver dato disposizioni affinché vengano comunque assicurate tutte le attività essenziali e le emergenze. L'attività ambulatoriale programmata, compresa quella di laboratorio, resta una incognita. Pertanto, coloro ai quali è stata prenotata una prestazione per domani, dovranno comunque recarsi agli ambulatori e se non potranno usufruire della prestazione per l’astensione dal lavoro del personale, dovranno ripresentarsi al Cup per chiedere un nuovo appuntamento.