In seguito al passaggio del servizio di refezione scolastica al CentroPluriservizi spa la cuoca è stata trasferita dalla gestione del comune a quella della società. Gian Maria Acciai della funzione pubblica Cgil Arezzo interviene. “Fatto ancor più grave è il passaggio non da un’amministrazione all’altra come previsto dalla mobilità tra gli enti, ma dal Comune ad una partecipata che opera tramite una cooperativa”
Il comune unico di Castelfranco e Piandiscò ha esternalizzato il servizio della refezione scolastica al CentroPluriservizi spa. Prima della fusione la mensa scolastica era gestita dai due comuni e aveva sede nella scuola media di Piandiscò e nella materna di Castelfranco. La cuoca castelfranchese adesso lavora nel centro piandiscoese e dipende non più dal comune ma dalla società. In merito interviene Gian Maria Acciai, funzione pubblica della Cgil Arezzo, che lamenta una riorganizzazione del personale senza aver sentito lavoratori e sindacato.
“Per noi è un processo necessario ed opportuno – afferma Gian Maria Acciai della Funzione Pubblica della Cgil di Arezzo – ma come abbiamo richiesto più volte, vorremmo che i lavoratori in primis e noi del sindacato fossimo coinvolti, altrimenti si rischia che accadono fatti gravi come quello della cuoca della mensa scolastica, fatti che si ripercuotono sul servizio offerto ai cittadini.”
Acciai continua spiegando l'accaduto:
“Innanzitutto a soli due giorni dell'apertura del calendario scolastico gli viene comunicato che viene trasferita la sede di lavoro da Castelfranco a Piandiscò senza che siano stati minimamente considerati fattori importanti per la preparazione dei piatti, un nuovo menù da approntare, ordinativi da fare. Fatto ancor più grave è il passaggio non da un'amministrazione all'altra come previsto dalla mobilità tra gli enti, ma dal Comune ad una partecipata che opera tramite una cooperativa”.
“È grave che il personale non venga coinvolto nei processi di riorganizzazione – sottolinea Acciai – è grave che un assessore ci risponda che non può interpellare i suoi dipendenti in questa fase, è grave che nel decidere gli spostamenti della cuoca non si siano posti il problema.”
“I lavoratori e noi del sindacato – conclude il rappresentante della Fp Cgil di Arezzo – portiamo un contributo cosciente alla riorganizzazione, fatto di esperienze dirette ed alla luce dei fatti chiediamo a gran voce di essere convocati e coinvolti in questi delicati passaggi riorganizzativi dai quali dipendono i servizi pubblici”.