07, Maggio, 2024

I carabinieri stroncano un traffico di cocaina. Gli spacciatori si spostavano in treno. La droga nascosta nei giardini

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L’attività investigativa dei carabinieri della compagnia di Figline ha preso il via nel 2014 con il sequestro di una dose di droga. Quattro persone arrestate. Il traffico avveniva tra Figline, San Giovanni e Montevarchi

I carabinieri della compagnia di Figline hanno stroncato un traffico di droga tra il Valdarno fiorentino e aretino. Quattro gli arresti effettuati sulla scia dell'ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Arezzo, Piergiorgio Ponticelli, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo, Alessandra Falcone. L'accusa è spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Le indagini hanno preso il via dal sequestro nel 2014 di una dose di cocaina. 

Nel maggio 2014 i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Figline hanno sequestrato una dose di cocaina ad un consumatore abituale. Da lì è scattata l'attività investigativa che ha permesso di individuare un gruppo di spacciatori che operavano tra Figline, San Giovanni e Montevarchi e in maniera particolare un extracomunitario che distribuiva la droga ad altri della banda per lo smercio.

Luogo dello spaccio erano in particolare i centri storici di Figline e Montevarchi. Un centinaio gli episodi registrati dai carabinieri per circa 200 grammi di cocaina venduta. Di solito il gruppo si muoveva in treno inviando i complici alla stazione per verificare la presenza o meno dei carabinieri nella zona. Le dosi venivano nascoste anche tra i cespugli dei giardini pubblici: dopo aver ricevuto il denaro al cliente venivano date le indicazioni per rintracciare la cocaina.

Dei quattro arresti sono stati concessi i domiciliari a un 33enne di Figline e a un 25enne di Montevarchi, e l’obbligo di dimora nei comuni di residenza con l’obbligo di permanere all’interno delle proprie abitazioni dalle 19.00 alle 6.00 per un 32enne di Montevarchi e
un 28enne di Figline. Nell’ambito della stessa indagine sono stati anche denunciati in stato di libertà altri due ragazzi del Valdarno.

 

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