26, Dicembre, 2024

“Gli adolescenti e la rete”, la psicologa Barbara Volpi presenta il suo libro in sala del consiglio

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

L’appuntamento si terrà giovedì 5 novembre alle 21.15 nella sala del consiglio di Terranuova

“Gli adolescenti e la rete”, la psicologa Barbara Volpi presenta il suo libro nella sala del consiglio di Terranuova giovedì 5 novembre alle 21:15. La psicologa spiega nel testo come i ragazzi nati e cresciuti nell’era digitale, non abbiano memoria di come si possa entrare in relazione con gli altri, divertirsi, apprendere senza l’ausilio degli strumenti multimediali. La tecnologia aumenta il divario fra le generazioni e spetta agli adulti acquisire le competenze necessarie per monitorare le inevitabili e continue incursioni dei più giovani in Rete.

“Il testo di Barbara Volpi affronta un tema caro soprattutto agli adolescenti, ma che non esclude neppure gli adulti – spiega Caterina Barbuti, assessore alle politiche giovanili – Proprio per il largo interesse che può suscitare l’argomento, abbiamo deciso di organizzare due incontri, uno rivolto esclusivamente alle scuole medie, la mattina, e uno, la sera, aperto a tutta la comunità”.

Negli ultimi anni Barbara Volpi ha approfondito dal punto di vista di dinamiche, problematiche e relazioni, la fase adolescenziale soprattutto in seguito all’avvento dei social network. Nel suo libro, la psicoterapeuta cerca di rispondere a un quesito che interessa molti adulti alle prese con gli adolescenti di oggi, quali sono i rischi connessi a un uso eccessivo e non controllato della rete?

“L’utilizzo delle tecnologie informative se da un lato ha portato e sta portando un grande progresso nelle conoscenze – spiega l’autrice – dall’altro può costruire un fattore di rischio rilevante in fasi della vita, come l’adolescenza, in cui la struttura della personalità dell’individuo è in fase di consolidamento ed espansione”.

La Volpi prende in considerazione gli aspetti neurobiologici dello sviluppo del cervello evidenziando come quello degli adolescenti, nell’immediatezza che caratterizza il web, sia più malleabile e plastico ma anche meno incline a prestare attenzione per più di alcuni minuti ad esempio alla lettura di un libro o alle parole di un insegnante. Ciò che viene alternato, in questo modo, sono i circuiti deputati al passaggio dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine, rivoluzionando il modo in cui la mente archivia e organizza ricordi ed esperienze. I “nativi digitali” possono infatti contare su un terzo sistema di memoria, rappresentato dai motori di ricerca come Google, che evita alle informazioni di passare nella memoria a lungo termine, perché disponibili semplicemente con un click. 

Articoli correlati