In occasione della Giornata dedicata al ricordo delle vittime delle foibe e degli esuli giuliano-dalmati, che si celebra in tutta Italia il 10 febbraio, nel comune di Montevarchi si terranno due iniziative, al giardino “Martiri dell’Istria” a Levane e alla Ginestra
Due iniziative a Montevarchi per commemorare il Giorno del Ricordo, istituito come giornata nazionale per ricordare gli "infoibati" e le altre vittime delle persecuzioni, dei massacri e delle deportazioni occorse in Istria, in Dalmazia o nelle province dell'attuale confine orientale durante l'ultima fase della seconda guerra mondiale e negli anni successivi.
L’Amministrazione ha collaborato con l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, la cui delegazione di Arezzo è guidata da Claudio Ausilio, nell'organizzazione dei due eventi, presentati in conferenza stampa dallo stesso Ausilio e dal vicesindaco di Montevarchi, Stefano Tassi.
La prima iniziativa è in programma venerdì 9 febbraio alle ore 11 presso il Giardino Martiri dell’Istria a Levane, dove si svolgerà una commemorazione alla presenza del Sindaco, dei Rappresentanti dell’ANVGD, e con la partecipazione di una rappresentanza della scuola media Francesco Mochi di Levane, delle Associazioni Combattentistiche e delle autorità civili e militari.
Durante la celebrazione sarà deposta una corona di alloro alla lapide che ricorda i tragici eventi dei massacri delle foibe. Potrebbe presenziare anche Claudio Bronzin che, all’epoca bambino, sopravvisse all'attentato dell'agosto '46 sulla spiaggia di Vergarolla a Pola, attentato raccontato nel documentario diretto dal regista Alessandro Quadretti “L’ultima spiaggia. Pola fra la strage di Vergarolla e l’esodo” e in onda giovedì 8 in seconda serata su Rai 3 (dalle 23 circa) e sabato 10 alle 21.15 su Rai Storia.
La seconda iniziativa si terrà invece giovedì 15 febbraio alle ore 17.30 presso il centro culturale Ginestra Fabbrica della Conoscenza, dove sarà presentato il libro scritto da Diego Zandel dal titolo “I testimoni muti” al quale interverrà l’autore del volume. Il libro tratta il tema delle foibe, l'esodo giuliano-dalmata, l'esilio, gli odi e i pregiudizi politici: i ricordi personali dell’autore e la storia s'intrecciano sul filo di una memoria personale che si fa pagina di storia collettiva. La voce narrante è quella del protagonista, bambino nato in un campo profughi; sarà l'incontro con un uomo, un testimone muto della tragedia a condurlo verso una nuova consapevolezza delle sue radici e della sua storia.