Lo scorso 24 gennaio in azione le squadre dell’antincendio boschivo sul Pratomagno: hanno provocato volontariamente il fuoco in punti precisi e prescritti, in modo da creare dei ‘cuscinetti’ che, in caso di un vero incendio, limitino l’espandersi delle fiamme
Prevenire incendi devastanti, utilizzando il fuoco. Quello che potrebbe apparire un controsenso è invece una tecnica collaudata: si chiama "fuoco prescritto", ed è stato utilizzato anche in Pratomagno, nell'ambito del progetto "Life Granatha", cofinanziato dall'Unione Europea per tutelare l'habitat delle brughiere dove si riproducono specie di uccelli protette.
Il 24 gennaio scorso si è tenuto il primo intervento di fuoco prescritto in località Mondrago. Coinvolti i responsabili Antincendio boschivo della Regione Toscana, dell'Unione dei comuni del Pratomagno e di Valdarno Valdisieve, oltre ai volontari antincendio. Circa un'ora e mezzo di fuoco, pianificato e controllato, ha permesso di 'bruciare' strisce di bosco per quasi due ettari.
Si è creato, insomma, una sorta di 'zona cuscinetto', una striscia di sicurezza che sarà in grado di rallentare l'avanzare del fronte del fuoco in caso si scateni un incendio. Si è operato, infatti, per ridurre in queste aree la presenza di arbusti che potrebbero funzionare da 'carbuarante' per un eventuale rogo che dovesse interessare quella zona.