I volontari di Protezione civile del Gaib di Pian di Scò con la supervisione del comune hanno lavorato, negli ultimi due giorni, per riaprire un vecchio sentiero e renderlo percorribile: realizzato anche un ponte di legno per superare un piccolo torrente
I residenti delle cinque abitazioni rimaste isolate dalla frana che si è staccata fra Casamora e Campiano ora possono usufruire di un sentiero, a piedi, reso di nuovo percorribile: un lavoro instancabile, per due giorni, portato avanti dai volontari del Gaib di Pian di Scò, con la supervisione degli uffici tecnici comunali, ha permesso di aprire questo importante collegamento.
Realizzati canali di scolo dell'acqua, e per superare un piccolo torrente i volontari di Protezione civile hanno persino costruito sul posto un ponte in legno: così il sentiero è diventato una fondamentale via di accesso per i residenti di quelle abitazioni che, dopo la frana avvenuta nella notte fra il 7 e l'8 marzo scorsi, sono rimaste completamente isolate.
Intanto quel tratto di strada comunale colpito dalla frana è stato messo in sicurezza e delimitato per impedire ogni accesso, finché non si potrà partire con dei lavori. Publiacqua invece sta operando per realizzare una derivazione provvisoria dell'acqua, visto che i massi caduti hanno schiacciato il condotto pricipale che, dalla sorgente del Resco Simonti, riforniva le Ghiacciaie.
Le foto scattate dall'alto proprio dal Gaib di Pian di Scò fanno capire in maniera chiara quale sia stata la portata della frana che si è staccata su via Campiano.