Dopo i sindaci di San Giovanni e Montevarchi e le varie opposizioni nei consigli comunale del Valdarno, a prendere la parola sul tema del Distretto sanitario unico è il sindaco di Figline Incisa. Riconferma quanto deciso nell’aprile 2015 con il protocollo d’intesa “senza però prescindere dall’appartenenza alla Asl centro”
Distretto sanitario unico del Valdarno: il territorio ha tempo fino al 30 marzo per confermare con fermezza il protocollo d'intesa siglato nell'aprile 2015 dai 18 sindaci del Valdarno aretino, fiorentino e della Valdisieve. Per formalizzare la richiesta alla Regione il sindaco di Montevarchi Francesco Maria Grasso lunedì presenterà in consiglio comunale "la proposta di delibera per l'individuazione dell'ambito ottimale di Zona Distretto Valdarno". Un documento che sarà girato anche agli altri comuni. Le amministrazioni comunali, per portare avanti il progetto redatto l'anno scorso, devono presentare un emendamento che modifichi l'articolo 24 della nuova legge regionale sul riordino del servizio sanitario, quello che prevede cioè la definizione degli ambiti territoriali delle nuove zone distretto.
Il sindaco di San Giovanni Maurizio Viligiardi, nonchè presidente della Conferenza dei sindaci, ha chiamato i colleghi all'unitarietà d'intenti: "Se la volontà dei sindaci è immutata continueremo a lavorare per ottenere il distretto unico". E le Liste civiche dei vari consigli comunali stanno chiedendo azioni forti.
Nella discussione entra anche il sindaco di Figline Incisa che conferma quanto sottoscritto nel protocollo d'intesa. Come il collega sangiovannese anche Giulia Mugnai, però, auspica ancora unitarietà tra i 18 firmatari del documento del 2015.
"Noi, soprattutto nell'ambito della legge regionale, abbiamo la necessità di mettere insieme le voci di tutti i sindaci del Valdarno aretino, fiorentino e della Valdisieve per averne una unica. È un obiettivo fondamentale: significa avere una zona distretto che sia davvero forte e che abbia tre presidi ospedalieri. Questa è la forza per riaffermare la necessità dei servizi sul territorio senza però prescindere dall'appartenenza alla Asl centro perchè per il nostro territorio la rete con gli ospedali fiorentini è fondamentali per la salvaguardia del presidio del Serristori e dei servizi territoriali".
Giulia Mugnai rimarca: "Noi stiamo in questo percorso però a distanza di un anno non riusciamo a vedere ancora concreti segnali per raggiungere questo obiettivo. Noi ci siamo ma con la consapevolezza che dobbiamo stare con l'Asl centro e lavorare insieme a Firenze perchè o nostri servizi siano mantenuti".