03, Maggio, 2024

Fermati sul tratto valdarnese dell’A1 con cibo avariato: la Polizia Stradale sanziona due persone

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Nel vano di carico del loro camion trovati carne, pesce crudo, spaghetti precotti, verdure e altre specialità della cucina thailandese ormai in putrefazione. Il carico di cibo è stato distrutto

Fermati per un controllo, trasportavano chili di cibo ormai già avariato sul camion frigorifero spento: è stata la Polizia Stradale di Arezzo, ieri pomeriggio, a fermare due persone, un uomo di 47 anni e una donna di 41, di origine thailandese ma di nazionalità tedesca e italiana, che stavano trasportando cibi congelati e attrezzi vari in un camion, il cui impianto frigorifero era spento.

I due stati fermati in Autostrada, nel tratto valdarnese dell'A1, vicino a Terranuova, da una pattuglia della Sottosezione di Battifolle che, su indicazione del Servizio Polizia Stradale, stava effettuando controlli proprio per la sicurezza del trasporto alimentare e la salute dei consumatori. Ad insospettire gli agenti, il mezzo che risultava sovraccarico: aveva infatti le sospensioni completamente schiacciate, tant’è che le parti meccaniche più basse quasi sfioravano l’asfalto.

Nel vano di carico c’era di tutto, tra carne, pesce crudo, spaghetti precotti, verdure e altre specialità della cucina thailandese che, per non marcire, andavano conservate ad almeno 4 gradi sotto zero. Invece c’erano ben 10 gradi e il cibo, ormai in putrefazione, emanava un pessimo odore. Per di più i due stavano trasportando anche attrezzature da lavoro e da stand, perché erano di rientro da Roma dove avevano partecipato fino a ieri al Festival dell’Oriente.

In quelle condizioni, con 800 chili in più del consentito, il mezzo non offriva nessuna garanzia di sicurezza, non solo per la salute alimentare ma anche per la circolazione. I poliziotti hanno sanzionato il conducente del camion per l’eccesso di carico, obbligando i due a distruggere tutto il cibo trasportato, ormai andato a male, anche dopo verifica dell'ufficio preposto della Asl, intervenuto sul posto.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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