25, Luglio, 2024

Due giornate di squalifica, una multa e…un tapiro per Maurizio Sarri

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Due giornate di squalifica da scontare in Coppa Italia e ventimila euro di multa la sanzione inflitta a Maurizio Sarri (che ha ricevuto anche il tapiro di Striscia) per gli insulti a Mancini alla fine della partita di Coppa Italia fra Napoli e Inter. Arrivata per il tecnico dei partenopei anche una querela dalla “Democrazia Cristiana Nuova”

Il diverbio fra Maurizio Sarri e Roberto Mancini al termine della partita di Coppa Italia fra Napoli e Inter, con il tecnico dei nerazzurri che aveva accusato l'allenatore dei partenopei di avergli rivolto offese a sfondo omofobo, è finito sulla scrivania del giudice sportivo, che ha inflitto  due giornate di squalifica (da scontare nella prossima Coppa Italia, non quattro mesi come era stato ipotizzato a caldo) più un'ammenda da ventimila euro per l'allenatore del Napoli Maurizio Sarri, solo un'ammenda di cinquemila euro per Roberto Mancini, tecnico dell'Inter. Nelle motivazioni del provvedimento si legge che  Sarri "Al 47° del secondo tempo ha rivolto all'allenatore della squadra avversaria epiteti pesantemente insultanti; infrazione rilevata dal quarto ufficiale e dai collaboratori della Procura federale". L'ammenda a Mancini è dovuta invece  al suo "atteggiamento intimidatorio nei confronti dell'allenatore della squadra avversaria che l'aveva insultato e a un'espressione irriguardosa rivolta al quarto ufficiale negli spogliatoi".

Nella giornata di ieri, alla riprese degli allenamenti, Maurzio Sarri, è stato raggiunto a Castel Volturno dall'inviato di Striscia la notizia Valerio Staffelli, che gli ha consegnato il tapiro. Per l'allenatore del Napoli, come riporta l'Adnkronos, è arrivata anche una querela: a presentarla Alberto Alessi, segretario nazionale della "Democrazia Cristiana Nuova", ex deputato DC. A fare scattare la denuncia per avere leso i valori democristiani, la frase pronunciate da Sarri in conferenza stampa a fine partita , quando, per giustificarsi circa  gli insulti a Mancini aveva  spiegato: "Ho detto la prima offesa che mi è venuta in mente, gli avrei potuto dire sei un democristiano". La vicenda pare destinata ad arricchirsi di altri capitoli.

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