La nebbia che congela al contatto con il terreno, con temperature sotto lo zero: è il raro fenomeno del gelicidio. Mentre dove c’è più umidità, come nei campi, si configura la galaverna. È a causa di questi fenomeni che questa mattina il Valdarno sembrava ‘cristallizzato’
Dopo una notte difficile per il ghiaccio e le difficoltà sulle strade, questa mattina il Valdarno si è svegliato imbiancato: ma non dalla neve, che ieri si è appena fatta vedere, e che ha attecchito solo sulle montagne.
Nel fondovalle il paesaggio era letteralmente 'cristallizzato': è un fenomeno atmosferico che combina le temperature sottozero con la nebbia e la pioviggine. Microgoccioline d'acqua che sono cadute in forma liquida ma, incontrando a terra temperature sotto lo zero, si sono immediatamente ghiacciate, cristallizzate appunto.
Il nome di questo fenomeno, piuttosto raro proprio per la combinazione di diversi fattori, è "gelicidio". Si forma così una coperta di ghiaccio che ricopre rami, alberi, tetti e così via. In alcune zone del Valdarno, comunque, stamani si è fatto rivedere anche qualche fiocco di neve. E in altre zone si parla invece di "galaverna", nebbia che si congela soprattutto sui prati e sui campi, con maggiore umidità, formando una coltre più biancastra.
Per quanto riguarda la notte, invece, nonostante le enormi difficoltà per il ghiaccio sulle strade non si segnalano grossi incidenti. I mezzi spargisale sono entrati in funzione in serata, in quasi tutte le zone.