Sabato e domenica a Loro Ciuffenna si celebrano i 20 anni dal rientro in Italia dei resti di Don Mazzoni, cappellano militare e per due volte insignito della Medaglia d’oro al Valor Militare. Morì in combattimento nel 1941, colpito mentre soccorreva un soldato ferito. La sua storia raccontata da Danilo Baldi, bersagliere Cavaliere al Merito della Repubblica
Due giorni di celebrazioni a Loro Ciuffenna per ricordare il 20° anniversario del ritorno in patria dei resti mortali di Don Giovanni Mazzoni, cappellano militare insignito per due volte della Medaglia d’Oro al Valor Militare e caduto in Russia la notte di Natale del 1941.
Sabato 12 marzo alle ore 21.15 si terrà il concerto della Filarmonica G. Verdi nell'Auditorium Comunale Ciuffenna in sua memoria. Domenica mattina la cerimonia alle logge civiche al monumento ai caduti, seguita dalla S.Messa presso la Basilica di N.S dell'Umilità e poi l’omaggio alla tomba-monumento di Don Mazzoni presso il cimitero cittadino.
Danilo Baldi, bersagliere e Cavaliere al Merito della Repubblica, racconta la storia di questo arciprete coraggioso: "Don Mazzoni era originario di Chiassa Superiore, nel comune di Arezzo, ma dal 1923 è stato parroco a Loro Ciuffenna fino alla sua morte. Già nel 1911 partì volontario come cappellano militare per partecipare alla guerra di Libia e l’anno seguente in Grecia. Partecipò alla prima guerra mondiale sul Carso, dove il 30 agosto1917, durante l'Undicesima battaglia dell'Isonzo, fu ferito in combattimento sul costone del Selo dopo aver assunto il comando di alcuni soldati rimasti senza guida, meritando per questo la Medaglia d'oro al valor militare".
Don Mazzoni fu a capo del comitato promotore della costruzione della croce sulla vetta del Pratomagno: il 14 agosto 1927, durante una cerimonia solenne, benedì la prima pietra per le fondamenta della Croce e della cappella francescana.
Negli anni Venti, inoltre, assiste alla presa del potere da parte di Mussolini e dopo un iniziale avvicinamento al movimento fasciasta, entro ben presto in contrasto i i fascisti locali, sfidandoli pubblicamente anche durante le sue omelie.
"Un sacerdote dal carattere libero, a volte forse poteva sembrare burbero, al punto che, come spesso accade, non piaceva a tutti i residenti della zona. Ma è grazie a lui se a Loro Ciuffenna sono nate la Misericordia, la Filarmonica e l'Azione Cattolica. Inoltre una volta a al mese portava personalmente il grano ai più poveri", prosegue Baldi. Mazzoni, poi, venne accusato dalle autorità di reati finanziari, al punto da dover scontare anche il carcere per alcune settimane.
Ritornato a Loro Ciuffenna, nel 1941 chiede di partire come Cappellano con il Corpo di Spedizione Italiano in Russia (CSIR). Assegnato al Terzo Reggimento Bersaglieri della Divisione Celere, morì in battaglia la notte del 25 dicembre 1941 a PetropawlowsKa, in Ucraina, mentre soccorreva un soldato ferito. "Corse a soccorrere il giovane, rimasto colpito in una landa desolata nel tentativo di sfondare la linea nemica: da combattente esperto, conosceva la situazione, sapeva che in quel luogo era impossibile sopravvivere e infatti fu colpito subito dopo aver raggiunto il soldato".
Fu sepolto in un cimitero della zona, ma soltanto nel 1996 c'è stata la possibilità di riportare le spoglie in Italia: inizialmente la meta doveva essere il Tempio di Cargnacco, ma il 3° Reggimento Bersaglieri, la parrocchia, la Filarmonica e il comune, con il sostegno del nipote, riuscirono a ottenere la sepoltura nel cimitero di Loro Ciuffenna, dove il ritorno venen celebrato con un'importante cerimonia alla presenza delle più alte autorità militari e istituzionali locali, regionali e anche nazionali.
"A noi bersaglieri ci interessa sottolineare come ha dato la vita nello svolgere il suo ruolo di soccorso e aiuto al prossimo" – conclude Baldi – "Era un uomo, un soldato, ma soprattutto un sacerdote che ha sacrificato la propria vita per la sua missione, per alleviare le sofferenze di un ragazzo ferito". A don Mazzoni, nel 1990, è stata intitolata la sezione di Arezzo dell'Istituto del Nastro Azzurro.
Alle celebrazioni di domenica mattina a Loro Ciuffenna saranno presenti le autorità civili, mIlitari e religiose; le Fanfare dell'Ass.Naz. Bersaglieri di Firenze e Montevarchi; i rappresentanti Nazionali dell'Ass.Bersaglieri,dell'Istituto del Nastro Azzurro e dell'Ass.Naz.Combattenti e Reduci; i Gonfaloni della Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Comune di Firenze ed Arezzo e di numerosi comuni del Valdarno; il Medagliere Regionale dell'Ass.Naz.Bersaglieri ed il Medagliere Provinciale dell'Istituto del Nastro Azzurro; le rappresentenze delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma.