26, Luglio, 2024

Domenica in scena “Nottecampana”, omaggio a Carlo Monni e alla poesia

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Domenica 25 ottobre, alle 17.30 alla Ginestra sarà messo in scena il reading “Quelli di Nottecampana – un omaggio a Carlo Monni e alla poesia”: tratto da quello spettacolo che debuttò proprio a Montevarchi, nel 2008

Un omaggio a Carlo Monni e al suo Dino Campana: domenica 25 ottobre alla Ginestra di Montevarchi, nell'ambito della quarta edizione della rassegna "L’intelligenza delle cose” organizzata da Aska Edizioni e dall’Assessorato alla cultura del Comune, andrà in scena il reading “Quelli di Nottecampana – un omaggio a Carlo Monni e alla poesia”.

Arlo Bigazzi (basso), Orio Odori (clarinetto) e Giampiero Bigazzi (voce e tastiere), con la voce recitante di Chiara Cappelli e la chitarra di Frank Cusumano (Martinicca Boison), e con la partecipazione straordinaria di Andrea Bigalli, proporranno alcuni brani, e soprattutto le poesie di Dino Campana e di altri poeti, dallo spettacolo realizzato insieme a Carlo Monni. 

Quello spettacolo, dal titolo "Nottecampana", debuttò nel 2008 proprio in Valdarno: da quel momento, fu replicato in tutta la Toscana e anche in molti teatri e festival italiani fino al 2013, anno della scomparsa del grande attore e affabulatore fiorentino. Di questo spettacolo, che per molti resta il capolavoro di Monni, fu realizzato dalla Materiali Sonori un cd con i versi più celebri del poeta di Marradi e un libro curato da Arlo Bigazzi e Giampiero Bigazzi. 

“E’ chiaro – ha annunciato Bigazzi – che nessuno farà la parte che faceva Carlo. Sarà un leggero e anche un po’ malinconico rincorrersi di frammenti. Racconteremo di lui, facendosi aiutare dalla musica, e di quello che siamo riusciti a fare insieme. Soprattutto renderemo omaggio all’urgenza della poesia, a cui lui teneva molto a partire proprio dai componimenti di Dino Campana. Un poeta che Monni amava riconoscendosi spesso nel suo spirito. Ma non solo, leggeremo poesie di altri poeti che Carlo Monni preferiva come Cardarelli, Stecchetti, Locchi. Sarà un’altra nuova 'veglia post-moderna' per non dimenticarlo”. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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