Sciopero generale di 24 ore domani, venerdì 21 ottobre, indetto da Usb, Unicobas e Usi su tutto il territorio nazionale contro le scelte del governo in materia di lavoro, pensioni e riforma costituzionale. Possibili ripercussioni in molti settori del pubblico impiego
Proclamato per domani, venerdì 21 ottobre, lo sciopero generale del pubblico impiego, voluto dalle organizzazioni sindacali di base Usb, Unicobas e Usi per protestare contro le politiche del Governo sul fronte pensionistico, quello del lavoro e sulla riforma costituzionale. Per l'intera giornata, e in base all'effettiva adesione, saranno dunque possibili disagi in uffici pubblici, strutture sanitarie e trasporti.
La Asl Toscana Sud Est sottolinea che sono garantiti solo i servizi essenziali. L'attività ambulatoriale programmata, compresa quella di laboratorio, essendo legata alla scelta di aderire allo sciopero da parte di ogni singolo dipendente, resta una incognita. Pertanto, coloro ai quali è stata prenotata una prestazione nel giorno indicato, dovranno comunque recarsi agli ambulatori agli orari stabiliti e se non possano usufruire della prestazione dovranno necessariamente ripresentarsi al Cup per chiedere un nuovo appuntamento. Per quanto riguarda l’attività libero professionale, infine, potrebbe non essere garantito il servizio di prenotazione, riscossione e fatturazione.
Nel settore del trasporto ferroviario, lo sciopero nazionale del personale ferroviario che aderisce all’astensione generale, proclamata in questo caso da una sigla sindacale autonoma, sarà in vigore dalle ore 9 alle 17 di venerdì 21 ottobre 2016. Nel trasporto regionale, sebbene la fascia oraria dello sciopero non contempli servizi minimi previsti per legge, Trenitalia si è impegnata a garantire un adeguato livello di servizio che sulle principali linee si preannuncia pressoché regolare.
