Terranuova in Comune, Cresce San Giovanni – Sinistra per San Giovanni – Valdarno città, Prima Montevarchi, Insieme per il Comune di Loro Ciuffenna, Centrodestra per Cavriglia, Lista Castelfranco Piandiscò, Salvare il Serristori unite contro l’articolo 24 della nuova legge regionale che farebbe naufragare il progetto di unificazione sanitaria tra Valdarno aretino e fiorentino
Le Liste civiche del Valdarno unite chiedono alle due Conferenze dei sindaci del Valdarno aretino e fiorentino che intervengano per modificare l’articolo 24 della nuova legge regionale sul riordino del servizio sanitario, quello che prevede cioè la definizione degli ambiti territoriali delle nuove zone distretto. Le amministrazioni locali hanno tempo fino al 30 marzo per chiedere emendamenti a tali ambiti: il mantenimento di quelli stabiliti dalla normativa significherebbe rendere impossibile l’unificazione sanitaria tra il Valdarno aretino, fiorentino e la Valdisieve ricercata dai sindaci con il protocollo d’intesa siglato nell’aprile dell’anno scorso.
Le liste civiche, Terranuova in Comune, Cresce San Giovanni – Sinistra per San Giovanni – Valdarno città, Prima Montevarchi, Insieme per il Comune di Loro Ciuffenna, Centrodestra per Cavriglia, Lista Castelfranco Piandiscò, Salvare il Serristori, in una conferenza stampa hanno evidenziato preoccupazioni e soprattutto sollecitato i sindaci ad agire.
Al centro della questione c’è la nuova legge regionale di riordino della sanità, varata nel dicembre 2015, dalla quale erano rimasti fuori molti articoli ripresi nella proposta di legge della giunta del mese di gennaio. Tra gli allegati c’è la conferma degli ambiti territoriali delle zone distretto ognuna delle quali è compresa all’interno degli ambiti territoriali delle singole tre Asl. Questo per il Valdarno aretino e fiorentino signirificherebbe l’impossibilità ad unificarsi. I sindaci hanno tempo fino al 30 marzo per presentare emendamenti.
Spiega Simone Nocentini, capogruppo della Lista Terranuova in Comune la prima a portare alla luce il problema: “L’approvazione della legge 84 è avvenuta a fine anno in fretta per evitare il referendum. Tra gli articoli stralciati e ripresi con la proposta di legge c’è la delimitazione degli ambiti territoriali delle zone distretto. La decisione è stata presa senza stare a sentire le vallate e i sindaci. Questa proposta è stata avallata anche dal consiglio delle autonomie locali: quindi c’è stato un riferimento anche alle singole autonomie. Noi porteremo nei singoli consigli un’attività congiunta e coordinata per diffondere queste notizie”.
Francesco Carbini, Cresce San Giovanni – Sinistra per San Giovanni – Valdarno città: “Nel mese di marzo 2015 molti consigli comunali straordinari sono stati convocati per contrastare la legge 28 del 2015. Noi sollevammo la questione che le aree vaste di fatto sconvolgevano l’assetto amministrativo e gestionale della sanità toscana e per questo chiedevamo, eabbiamo raccolto le firme, il referendum. Già allora dicevamo che il nuovo assetto era negativo. Ora dalle parole e dai protocolli d’intesa bisognerebbe passare ai fatti concreti. Per opporci ci sono gli elementi in mano alla conferenza dei sindaci e ai consiglieri della vallata. C’è tempo fino al 30 marzo. Noi come opposizione annunciamo una mobilitazione con assemblea aperta ai cittadini. Intendiamo essere un ulteriore stimolo”
Marco Morbidelli, Lista Castelfranco Piandiscò: “Noi abbiamo solo anticipato i tempi chiedendo un consiglio comunale, come nostro solito, per costringere il sindaco a parlare di cose di cui non si parla mai. Abbiamo chiesto un punto sul distretto unico. I sindaci invece si limitano a fare letterine. Questo Valdarno e questa Toscana che si muove ci fa sperare in qualcosa di meglio”.
Gianluca Butini, Centrodestra per Cavriglia,: “Auspico che nella Conferenza dei sindaci vi sia una sensibilizzazione sul problema e spero che i sindaci facciano un’azione nei confronti della legge regionale”.