La struttura distrutta dai vandali. Il comune di Cavriglia invita i cittadini, disposti a a collaborare per ripristinare i locali, a presentarsi sabato 2 aprile davanti alla tensostruttura
Porte, finestre, vetri, termosifoni, armadietti, infissi, arredi vari, sedie: tutto distrutto nella tensostruttura di Castelnuovo dei Sabbioni dall'inciviltà e dal vandalismo. Il sindaco di Cavriglia, Leonardo Degl'Innocenti o Sanni, si guarda intorno e non crede ai propri occhi.
Un comune composto da persone civili, sempre disponibili ad azioni di solidarietà, quello da lui amministrato, che per la prima volta deve fare i conti, invece, con delinquenti. Perché di questi si tratta. Coloro che hanno distrutto un bene comune non possono che essere delinquenti, sottolinea il sindaco.
Migliaia e migliaia di euro di danni ancora non completamente quantificabili. Nella mattina intanto è stata presentata denuncia contro ignoti alla stazione dei carabinieri. E il sindaco lancia un appello ai cittadini, a coloro che intendono collaborare per ripristinare i locali, di presentarsi sabato 2 aprile davanti alla tensostruttura per dare una mano.
"Anche a mente fredda fatico a dimenticare lo sdegno che ho provato di fronte ad un gesto talmente incivile, inspiegabile, delinquenziale. I soliti imbecilli, solo a causa della loro idiozia, hanno letteralmente distrutto un impianto pubblico che tra l'altro, tra pochi giorni, avrebbe dovuto ospitare alcune iniziative della 'Festa di primavera'. Un impianto pubblico che avevamo deciso di mettere a disposizione della comunità con ben altre finalità rispetto al saccheggio e alla distruzione. Mi preme sottolineare che la struttura è pubblica e che gli interventi di riparazione saranno quindi pagati dai cittadini".
"Ovviamente non sappiamo chi sono i responsabili di un gesto così vile ed inqualificabile ma per scoprirlo ho appena presentato denuncia contro ignoti ai carabinieri. Vorrei poter credere che non siano state persone residenti nel nostro territorio – ha concluso il sindaco di Cavriglia – ma se così invece fosse, a pagare questo scempio dovrebbero essere loro stessi e le loro famiglie".
Anche l'assessore Paola Bonci esprime il proprio sdegno per un atto che, tra l'altro, mette a rischio la Festa della Primavera.