28, Marzo, 2024

Dall’esondazione del Resco all’alluvione dell’Arno, 49 anni fa anche il Valdarno pagò il suo prezzo

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Nella notte fra il 3 e il 4 novembre del 1966 l’Arno esondò anche in Valdarno. Foto d’epoca ricordano quei tragici momenti. Il fango invase i centri storici, mentre a Reggello due famiglie morirono nella piena del Resco

Quarantanove anni fa anche il Valdarno pagò, in termini di vite umane e danni inquantificabili, il prezzo dell'esondazione dell'Arno. Mentre Firenze veniva inghiottita dal fango, da Montevarchi a Rignano si facevano i conti con numerosi straripamenti di affluenti e corsi d'acqua, i cui argini non avevano retto nella nottata fra il 3 e il 4 novembre del 1966. 

Sono le 22 del 3 novembre quando alcuni fiumi, torrenti e fossi cominciano a rompere gli argini. Scatta l'allerta, si muovono le forze dell'ordine e i Vigili del fuoco, uomini della Polizia vengono inviatati addirittura direttamente da Firenze in Valdarno, senza prevedere quello che sarebbe successo di lì a poco. Un'ora dopo il dramma: a Reggello esonda il Resco e travolge tutto ciò che incontra: a perdere la vita sono due intere famiglie, sette persone in totale, compresa una bambina. Intanto l'A1 e la ferrovia vengono bloccati: il Valdarno è praticamente isolato. A mezzanotte l'Arno esce dagli argini: invade tutti i centri abitati, Montevarchi, San Giovanni, Figline, Incisa, Rignano. 

L'indomani, l'alluvione di Firenze renderà tutto ancora più drammatico. Ma per ripulire il Valdarno ci vorranno settimane, e per giorni rimarranno interrotti i collegamenti ferroviari e dell'autostrada. 

A distanza di 49 anni, alcune foto di allora restituiscono la testimonianza di quello che fu l'alluvione del 1966. Come questa.

Figline, via Roma (foto dell'archivio storico del Circolo Fotografico Arno)

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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