“Avevamo avuto un incontro con i vertici della motorizzazione di Perugia la scorsa settimana, il confronto era in corso”, racconta il titolare dell’Autoscuola Gianni di Montevarchi, appartenente al Consorzio che porta avanti lo ‘sciopero’ degli esami. “Stamani abbiamo trovato il solito esaminatore ad attendere i ragazzi ad Arezzo: e ci siamo rifiutati”
Sono tornati a casa senza aver partecipato all'esame di teoria in programma questa mattina, gli esaminandi per la patente di guida che avrebbero dovuto affrontare il test alla Motorizzazione civile di Arezzo. E il motivo è che l'esaminatore che avrebbe dovuto giudicarli è quello contro il quale si sono mosse le autoscuole della provincia di Arezzo, in una sorta di 'sciopero dell'esame' che ancora prosegue.
"Il nostro Consorzio Jolly – spiega il titolare dell'Autoscuola Gianni di Montevarchi, che ne fa parte – aveva avuto un incontro venerdì scorso con la dirigenza della Motorizzazione civile di Perugia, competente sul territorio. Ci avevano proposto che l'esaminatore in questione potesse occuparsi soltanto degli esami di teoria, per verificare il suo comportamento, e non quelli di pratica. Ma ci siamo riservati di comunicare la nostra risposta una volta sentite tutte le autoscuole del Consorzio".
E invece stamattina l'amara sorpresa. "Siamo arrivati ad Arezzo, in Motorizzazione, con i ragazzi che dovevano superare la prova di teoria, e abbiamo trovato proprio lui. Inaccettabile un simile comportamento. E così siamo tornati tutti a casa", spiega. La protesta, insomma, continua: perché i titolari delle autoscuole Consorzio Jolly di tutta la Provincia di Arezzo, 23 aziende con oltre 40 e quasi 70 addetti, insieme all'autoscuola Start e all'autoscuola Tiberina, contestano il comportamento "maleducato e offensivo" di questo esaminatore: atteggiamenti di fronte ai quali le autoscuole hanno deciso di dire "basta".
"Comprendiamo che per chi deve superare l'esame per la patente di guida ci siano dei disagi, ma vorremmo far capire a tutti che questa nostra protesta è proprio per tutelare gli allievi oltre che gli stessi istruttori, dalle pesanti situazioni che si creano con questo esaminatore", conclude il titolare dell'Autoscuola Gianni. "Altre iniziative di protesta potrebbero arrivare anche nei prossimi giorni, se la situazione non dovesse cambiare".