Per l’ultimo comune di confine fra il Valdarno e Arezzo il futuro è in Casentino: a maggioranza l’aula regionale ha approvato la proposta di delibera con il testo del quesito referendario sulla fusione. Voto contrario di Lega e Forza Italia, Mugnai: “Una forzatura”
La parola passa ora agli elettori dei comuni di Capolona e Castiglion Fibocchi, che saranno chiamati ad esprimersi sulla proposta di fusione in un unico comune. Il Consiglio Regionale della Toscana ha infatti approvato a maggioranza la delibera con la quale si decide di effettuare il referendum consultivo e si stabilisce il quesito da rivolgere agli elettori: “Siete favorevoli alla proposta di istituire il comune di Capolona Castiglion Fibocchi?”.
“Siamo di fronte ad una proposta di legge di iniziativa della Giunta e per questo il lavoro in commissione si è rivelato snello – ha detto il presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd) – era, infatti, in premessa che venissero acquisite le delibere dei consigli comunali competenti. Il consiglio comunale di Capolona ha deliberato all’unanimità di avviare l’iter procedurale per la fusione; la medesima risoluzione è stata assunta dal consiglio comunale di Castiglion Fibocchi, a maggioranza”.
Il nuovo comune di Capolona Castiglion Fibocchi avrebbe 7.667 abitanti, sedici consiglieri ed un massimo di sei assessori. Si fonderebbe così l'ultimo comune che segna il confine fra Valdarno e Arezzo, Castiglion Fibocchi, con un comune dell'area casentinese, Capolona.
Oltre alla maggioranza Pd, ha espresso voto favorevole il M5S. “Il Movimento 5 Stelle – ha detto il consigliere Enrico Cantone – è favorevole all’unione dei comuni con un numero di abitanti inferiore a 5mila ma siamo attenti all’utilizzo del referendum. Ci aspettiamo che il percorso di fusione di questi comuni provenga da una decisione condivisa dai residenti”.
Claudio Borghi, portavoce della Lega Nord, ha espresso invece voto contrario alla delibera. “C’è stato un cambiamento di indirizzo del gruppo rispetto alle indicazioni date in commissione. La Lega ha cambiato posizione in seguito alla decisione di procedere alla fusione dei comuni di Abetone e Cutigliano, nonostante il voto referendario difforme nei due comuni: a Cutigliano è prevalso il sì, all’Abetone il no. E’ emerso che in presenza di referendum con risultato difforme, il Pd ha detto che doveva prevalere la somma dei voti totali e quindi il sì. E’ inaccettabile, un matrimonio deve essere fatto con la consapevolezza dei due sposi, prima si dovevano avvisare i due comuni del cambiamento delle regole”.
Voto contrario è stato espresso anche dal consigliere regionale Stefano Mugnai, capogruppo di Forza Italia. “Le fusioni vanno bene – ha detto – nella misura in cui ci sia una logica economica, geografica, sociale, storica. Qui si sta parlando di due comuni che non hanno confini in comune, fra Capolona e Castiglion Fibocchi non c’è nemmeno una strada di collegamento: il confine è in un bosco. Un messo comunale che debba consegnare una notifica o lo fa in tenuta da trekking o passa per Arezzo. Ecco: questo paradosso dà la misura di quanto non esistano le condizioni per fondere i due comuni di Capolona, in Casentino, e Castiglion Fibocchi, in Valdarno. E’ solo una forzatura politica che il Pd sta facendo in assenza delle condizioni minime di fattibilità. Questa è una fusione a freddo, una forzatura che non trova rispondenza né nella storia né nella logistica”.