Sono le parole di Filippo Casini a smuovere di nuovo le acque nel PD di Castelfranco Piandiscò, ancora alle prese con la scelta del candidato a sindaco, a tre mesi dalle elezioni amministrative. Casini, attuale assessore della giunta, è uno dei due nomi sul tavolo, sostenuto da una parte del PD (e lanciato dal circolo di Faella); l’altro è quello di Massimo Mandò. Non si faranno le primarie: l’assemblea del 1 marzo le ha bocciate. La situazione è in stallo, e in questa fase Casini decide di prendere la parola.
“In questi ultimi tempi sono stato in silenzio sul fronte politico, ma adesso è giunta l’ora di fare chiarezza perché la trasparenza è un valore in cui ho sempre creduto ed è giusto che tutti conoscano i fatti”, scrive. “A settembre mi è stato proposto dal Circolo PD di Faella, e da molte altre persone del Comune, di candidarmi a Sindaco, con l’obiettivo non solo di rappresentare il mio paese ma di dar vita ad una prospettiva nuova, con persone giovani e competenti. Dopo un’attenta e lunga riflessione ho dato la disponibilità a mettermi nuovamente a servizio del bene comune, ad una condizione: dare uguale trattamento e attenzione a tutti i cittadini e creare quel senso di Comunità che è sempre mancato nel Comune unico”.
“Poi però arrivano i problemi perché oltre alla mia c’è la candidatura di Massimo Mandò, fortemente voluta dal circolo di Piandiscò senza un minimo confronto. Cosi siamo andati avanti per mesi con riunioni inutili, pressioni e altre finte candidature fino all’Assemblea del 1 marzo dove, con una votazione per alzata di mano, la nostra proposta di fare le Primarie è stata bocciata dalla quasi totalità degli iscritti al PD di Piandiscò”, spiega ancora Casini.
“Ecco perché oggi nel Comune di Castelfranco Piandiscò il Partito Democratico si trova in una situazione di stallo e di forte difficoltà: il segretario del Circolo PD di Faella, che ringrazio per la stima e per l’impegno profuso, ha rassegnato le dimissioni e altri si apprestano a farlo in una generale confusione. Per concludere, non so cosa accadrà nelle prossime settimane e come sarà possibile uscirne, ma di una cosa sono certo: la politica della prepotenza e dell’arroganza ha fatto il suo tempo sia dentro che fuori dal PD ed è arrivato il momento di mettere in scena un cambiamento vero e proprio”, conclude Filippo Casini.