23, Novembre, 2024

Casse di espansione, lavori sbloccati ma i prezzi lievitano di quasi 15 milioni di euro

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Il 27 settembre scorso l’inaugurazione dei cantieri, alla presenza del presidente regionale Enrico Rossi, ma con Matteo Renzi che dette forfait all’ultimo. Tre giorni dopo si riunisce l’osservatorio ed il sei ottobre la Regione approva l’aumento dei costi. I tre lotti delle casse di espansione costeranno quasi 15 milioni di euro in più a quanto previsto, con un incremento del 55%. Ma ancora regna l’incertezza.

I lavori per le casse di espansione del Valdarno Fiorentino sembra che si siano definitivamente sbloccati. Ma sui costi delle opere regna l'incertezza, con i prezzi che già sono aumentati sensibilmente. Si parla di circa 15milioni di euro. E' quanto emerge dai documenti della Regione che risalgono allo scorso ottobre.

Il 27 settembre scorso,  il presidente della Regione, Enrico Rossi, inaugurò l'avvio dei cantieri a Matassino alla presenza del sindaco di Firenze, Dario Nardella, e di Erasmo D'Angelis responsabile di #italiasicura a Palazzo Chigi. Dette forfait proprio all'ultimo, invece, il premier Matteo Renzi.

Tre giorni dopo, si riunisce il Collegio di Vigilanza composto da Regione, Provincia, Comuni ed Autorità di Bacino. Nell'occasione viene presentato l'aggiornamento dei costi. Il sei ottobre la giunta regionale, con una delibera, ratifica l'aggiornamento.

Il lotto 1 riguarda la prima parte di lavori per la Cassa di Pizziconi. In particolare, si legge nel verbale del Collegio di Vigilanza, “il costo del lotto 1 passa da 14 milioni di euro a 17.890.000 euro  a causa della necessità della bonifica e gestione delle terre da utilizzare per la realizzazione delle arginature, risultate in parte contaminate da idrocarburi”.
 
 “Il Commissario precisa che l’entità dell’aumento del costo è dovuta prevalentemente alla prescrizione della Provincia di Firenze che, in ragione dell’impossibilità di individuare una sorgente puntuale dell’inquinamento, ha inserito tutta la porzione nord della cassa nell’anagrafe dei siti da bonificare, nonostante che fosse stato proposto di utilizzare, per la realizzazione degli argini, solo i terreni con CSC inferiori a tabella A”. 
 
Il costo del lotto 2 (secondo lotto della Cassa di Pizziconi) passa da 6.190.000 euro a circa 7.600.000 euro. Motivo dell’aumento? “A causa degli adeguamenti costruttivi e di opere aggiuntive previste al fine di ottemperare alle prescrizioni impartite dai vari enti in sede di conferenza di servizi, nonché della gestione delle terre prodotte a seguito della realizzazione dell’opera di presa attraverso il corpo autostradale”. 
 
Più che raddoppiato infine il costo del lotto 3 che passa da 6.510.000 euro a circa 15.900.000 euro, “a causa della revisione del progetto preliminare”. Il lotto tre è la cassa di espansione di Restone per il quale il Comune di Figline e Incisa – al vertice era presente la vicesindaco Caterina Cardi – ha chiesto che" sia previsto non solo l’argine a protezione dell’abitato di Figline, ma anche quello a protezione dell’abitato di Incisa Valdarno".
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Complessivamente si tratta di 14.690.000 euro di aumenti complessivi: da 26.700.000 euro si passa a 41.390.000 euro, con un incremento del 55%.  Ma per il lotto tre solo al momento dell’avvio della procedura di impatto ambientale e della conferenza dei servizi “sarà possibile determinare il costo dell’intervento” precisa la Regione Toscana, con l’assessorato guidato da Anna Rita Bramerini, come riportato nella delibera.

Per questo la Regione e gli enti locali hanno deciso di far fronte all'aumento dei costi dei primi due lotti, con la somma stanziata per il terzo lotto, in attesa di conoscere i costi esatti di quest'opera.
 
Una situazione che ha spiazzato anche gli stessi enti competenti, come emerge dalla lettura della relazione del Collegio: l’Autorità di Bacino ha chiesto “di conoscere il dettaglio dei costi della progettazione e le motivazioni dell’incremento dei costi del lotto 3”. Mentre il collegio di vigilanza ha rimarcato la necessità di essere costantemente aggiornato sull’aumento dei costi e sui possibili intoppi. 

 

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