27, Dicembre, 2024

Bonifica, saltano le trattative sindacali. Lavoratori delle Poste pronti allo sciopero, domani incrociano le braccia i metalmeccanici

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Stagione di contrattazioni sindacali in diversi settori. Per i Consorzi di Bonifica, oggi Cgil Cisl e Uil hanno annunciato la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto dei lavoratori. Sul fronte di Poste Italiane, Slc-Cgil e Uilposte si dicono pronti allo sciopero generale. Domani invece è il turno dei metalmeccanici: astensione dal lavoro per otto ore

Tre fronti aperti, agitazioni sindacali e scioperi. Stagione calda per le contrattazioni sindacali, con una serie di iniziative che coinvolgono anche il Valdarno. Il primo fronte aperto è quello dei lavoratori dei Consorzi di Bonifica: Flai-Cgil, Fai-Cisl e Filbi-Uil hanno denunciato oggi la rottura delle trattative. 

"Dopo due giorni di negoziato serrato in presenza della delegazione trattante di Fai Cisl Flai Cgil e Filbi Uil, a 18 mesi dalla scadenza del contratto nazionale, le organizzazioni sindacali hanno dovuto prendere atto dell'impossibilità di proseguire il confronto al tavolo delle trattative. A fronte dell'ampia disponibilità dei sindacati a portare avanti la discussione per chiudere l'accordo in tempi rapidi, la controparte non ha saputo dare adeguate risposte all'insieme delle richieste presentate in piattaforma. Le proposte dello Snebi su salario, demansionamento, tutela dei lavoratori a tempo determinato, agibilità sindacale e disciplina dei licenziamenti sono state ritenute dall'intera delegazione insufficienti per il prosieguo della trattativa. Cofnermiamo lo stato di agitazione, attiviamo il blocco degli straordinari e un percorso che porterà i lavoratori allo sciopero".

Situazione ancora complicata anche sul fronte di Poste Italiane. Fra l'introduzione del nuovo sistema di consegna della corrispondenza a giorni alterni (per ora solo in provincia di Arezzo) e i disagi per il sottodimensionamento del personale (in provincia di Firenze in particolare), oggi Uilposte e Slc-Cgil Toscana si dicono "Pronti allo sciopero generale".

"L'azienda non ci ascolta, noi andiamo avanti con la nostra lotta". Intanto dal 9 giugno fino all'8 luglio è stato proclamato un altro sciopero degli straordinari per tutti i portalettere e gli sportellisti della Toscana, dopo quello già proclamato dal 2 al 25 maggio. "In assenza di risposte da parte dell'azienda l'unico modo per farci ascoltare è lo sciopero – sottolineano il segretario regionale della Uilposte Renzo Nardi e il segretario della Slc-Cgil Graziano Benedetti – e sarà sciopero generale se Poste Italiane continuerà a ignorare le nostre richieste. Innanzitutto sospendere immediatamente il progetto di recapito a giorni alterni. In secondo luogo provvedere alla carenza strutturale degli uffici postali, che crea difficoltà sia ai lavoratori che ai clienti, soprattutto con le ferie estive alle porte".

Infine, c'è il settore metalmeccanico in agitazione sindacale. Per domani Fim, Fiom e Uilm hanno indetto otto ore di sciopero per il contratto, con manifestazione regionale a Livorno. "Saranno oltre venti i pullman che partiranno da tutte le province toscane per lo sciopero. Non permetteremo a Federmeccanica di smontare il contratto nazionale – dicono i segretari regionali di Fim, Fiom e Uilm, Alessandro Beccastrini, Massimo Braccini e Vincenzo Renda – non è in discussione solo l’entità dell’aumento salariale, quanto l’impostazione della contrattazione. Ci propongono uno schema che esclude dall’aumento in busta paga più del 90% dei lavoratori. Ma se i lavoratori non hanno soldi in tasca, com’è possibile far ripartire i consumi e l’economia? Il contratto nazionale è sempre stato una sorta di accordo tra produttori, aziende e lavoratori, contro la concorrenza sleale: una base di salario, diritti e sicurezza sotto la quale non si può andare. Facendolo saltare si aprono le porte al dumping più sfrenato, a danno dei lavoratori ma anche delle aziende migliori". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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