Il comune di Reggello, così come quelli di Rignano e Figline e Incisa, sarebbero chiamati a pagare una quota parte nello schema di convenzione approvato in sede di Ato: ma non fanno parte dell’Area Toscana Sud, e Reggello solleva dubbi di legittimità. “Da chiarire anche se ci siano mai stati atti chiari per stabilire a chi spettano i costi di bonifica”
Sulla bonifica della ex discarica di Tegolaia, a Cavriglia, c'è già una spaccatura. Se il Valdarno aretino si muove compatto, infatti (e tutti i comuni della zona aretina hanno avviato il percorso per approvare nei Consigli comunali la convenzione con cui si ripartiscono i costi progettazione), dal Valdarno fiorentino arriva una prima frenata.
È quella del comune di Reggello, che ha letto la proposta di convenzione e ha deciso di proporre ricorso al Tar. Una premessa è necessaria: tutti i comuni del Valdarno, sia aretino che fiorentino, hanno conferito rifiuti, a suo tempo, nella discarica di Tegolaia, pagando quanto era pattuito allora. Ma oggi Valdarno aretino e Valdarno fiorentino fanno parte di due Ato diverse, le Autorità di Ambito che si occupano di rifiuti appunto: da una parte l'Ato Toscana Sud, con il Valdarno aretino; dall'altra l'Ato Centro, con il Valdarno fiorentino.
Lo schema di convenzione per ripartire il costo del progetto per la bonifica è stato approvato in Ato Sud e inviato anche ai comuni del Valdarno fiorentino. "Abbiamo perciò deciso di ricorrere al Tar – spiega il sindaco, Cristiano Benucci, prima di tutto perché a nostro avviso la deliberazione assunta da Ato Toscana Sud non può vincolarci, visto che non ne facciamo parte. In secondo luogo, riteniamo che non ci siano atti chiari, stipulati a suo tempo, per stabilire chi, come e se andavano ripartiti i costi per la bonifica successiva, né che pongano in capo ai comuni questo onere. Questa situazione ci ha imposto di tutelare l'interesse del comune chiedendo di fare chiarezza".
Per Reggello, insomma, dovrà essere il Tar a stabilire se la richiesta di pagare vada estesa anche al Valdarno fiorentino: e se quindi la convenzione, così come è stata scritta, sia da considerarsi legittima.
