04, Maggio, 2024

Bollette e conguagli per la depurazione, la Lista Civica prepara lettere di diffida

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Si tratta dei recuperi annunciati da Publiacqua su 18mila utenze servite, per servizi di depurazione di cui hanno usufruiti senza pagarli in bolletta. La Lista Civica attacca: “A Castelfranco il servizio non c’è e non è nemmeno in progettazione, questo è un sopruso”

Già le associazioni dei consumatori avevano sollevato forti dubbi su quelle bollette che Publiacqua sta recapitando a 18mila utenze, chiedendo gli arretrati per i servizi di depurazione non pagati. Ora, a Castelfranco, anche la Lista Civica entra nel merito e diffida nuovamente Publiacqua "dal recuperare quelli che l’azienda definisce “arretrati” e quindi da percepire nuove indebite entrate. Se non c’erano progetti, non esistono diritti arretrati!". 

Per la precisione, la questione sollevata dalla Lista Civica riguarda proprio Castelfranco: "Sarà pronta a giorni una lettera che i cittadini singolarmente potranno inviare a Publiacqua contestando l’ennesimo sopruso ed abuso. Gli utenti di Castelfranco hanno infatti ricevuto una bolletta con l’addebito, insieme ad un breve periodo di consumi (meno di un mese), di somme per la depurazione. Depurazione che non c’è, che non era nei progetti fino a dicembre 2015, come dichiarato dall’azienda nella bolletta che scadeva il 7 dicembre 2015, che riportava la dicitura Utenza non servita da impianto di depurazione. Non è in corso nessuna attività di progettazione, realizzazione, completamento o attivazione”.

"Ma chi amministra il bene più prezioso per gli uomini? – chiedono i consiglieri Morbidelli, Grassi e Benedetti – perché non viene ripresa in esame la legge che consentirebbe a Publiacqua di finanziare i futuri investimenti in depurazione con soldi dei cittadini anziché attingere ai lauti utili che le aziende dell’acqua fanno per concessione degli enti locali amministrati dal Pd? La legge consente questo abuso, la legge è una legge sbagliata e da rifare”.

"Oggi Publiacqua dice di avere titolo per chiedere gli arretrati perché, a suo dire, c’è l’intenzione di fare quei lavori di depurazione ed allacciare anche Castelfranco al sistema di smaltimento valdarnese. Insomma, c’è bisogno di chiarezza, ma soprattutto i sindaci devono decidersi a prendere una seria posizione nelle riunioni dell’Autorità Idrica Toscana. Publiacqua presenta ogni anno bilanci in crescita con utili che non lasciano dubbi sulla libertà tariffaria che le consentono i comuni membri e soci, e neppure sulle reali capacità di fare investimenti. Il 2014 ha portato per Publiacqua un utile netto di 20.700.774 euro: bilanci sui quali Publiacqua paga almeno il 36% di tasse, e quelle tasse le paghiamo noi con le tariffe. Facendo investimenti già con i soldi che le diamo, si potrebbe ridurre l'utile e quindi non pagare le tasse anche su quello". 

La Lista Civica invita la popolazione a "non pagare la bolletta fino a completo ed esaustivo chiarimento da parte del comune di Publiacqua, e rimanda al Sindaco il compito di tutelare i cittadini di Castelfranco nelle sedi opportune". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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