18, Novembre, 2024

Bollette del gas, arrivano i conguagli. Ma il Movimento 5 Stelle mette in guardia: “Non tutti sono validi”

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Numerose le segnalazioni dei cittadini su queste bollette di conguaglio, che in alcuni casi vanno indietro fino al 2008. Il consigliere del M5S di Reggello, Roberto Grandis, solleva pesanti dubbi sulla legittimità di alcune di queste bollette

Bollette del gas con conguagli che pescano indietro anche fino al 2008, e che per questo sarebbero illegittime: è quanto segnala il consigliere del Movimento 5 Stelle di Reggello, Roberto Grandis, in seguito ad alcune segnalazioni ricevute dai cittadini e ad alcune verifiche compiute in merito. 

"In base alle nostre verifiche – spiega – abbiamo appurato che in questo periodo sono state spedite parecchie migliaia di bollette di conguaglio, peccato però che molte di esse potrebbero essere “non valide”. Dopo 5 anni l’utente non è tenuto a pagare", sottolinea il M5S reggellese. Da qui l'invito agli utenti: "Verificate tutti i dati riportati in bolletta e che quanto richiesto dal Gestore non sia andato in prescrizione. E’ importante contestare le bollette prima della scadenza riportata su di esse, tramite raccomandata, perché sia attivata la norma della prescrizione. E chi ha la domiciliazione faccia attenzione, perché se non blocca il pagamento in banca il gestore non sarà poi tenuto a rimborsare quanto pagato". 

In una nota, inoltre, Grandis riporta quanto prevede la legge in materia: "La prescrizione ordinaria si verifica con il decorso di 10 anni. Ma c'è anche la prescrizione, breve che si realizza con il decorso di un tempo molto più limitato: ed è proprio quella che si applica alle bollette. Nel caso di bollette aventi ad oggetto le utenze domestiche (acqua, luce, gas, telefono…) la prescrizione di realizza con il decorso di 5 anni dalla data di scadenza del pagamento. Solo nel caso in cui, su quella determinata bolletta, sia sorta una controversia e sia stato instaurato un giudizio, il termine di prescrizione si allunga a 10 anni".

Fondamentale, in ogni caso, è avero conservato tutte le ricevute di pagamento delle bollette per almeno 5 anni, per provare l’avvenuta prescrizione della bolletta. "È bene evidenziare, infine, che in questi casi la prescrizione della bolletta non opera in maniera automatica ma deve essere opposta ed eccepita dalla parte che ne ha interesse", in questo caso l'utente. "Il consumatore, allora, dovrà immediatamente contestare l’avvenuta prescrizione della bolletta in forma scritta, inviando una raccomandata a/e oppure una e-mail con la Pec. Nella contestazione dovranno essere spiegati, in maniera precisa ed esplicita, i motivi del reclamo, allegando documento di identità e le bollette che siano state eventualmente ricevute fuori dai termini di legge. In questo caso specifico, la società fornitrice non potrà in alcun modo interrompere il servizio con la giustificazione della morosità del cliente".

 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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