L’arancione è il colore del Sereto Calcio, realtà cara a tutti, il verde quello della natura e dell’ambiente in cui è immersa. E’ la Big Bench n.321 inaugurata alle prime luci dell’alba a Montegonzi. Poteva essere realizzata da professionisti del settore ma l’Associazione culturale Montegonzi, che l’ha voluta fortemente, e l’intera comunità hanno preferito invece affidare l’opera ad artigiani del luogo. Ed il frutto del lavoro di tutti è una gioia per gli occhi.
Tante le persone che hanno preso parte all’evento esprimendo la propria meraviglia. Presente anche Chris Bangle, ideatore del progetto e fondatore di Fondazione Big Bench Community Project.
La proposta dell’Associazione di realizzare una Big Bench a Montegonzi è stata accolta dalla Fondazione Big Bench Community Project con entusiasmo anche per il luogo in cui è collocata in località La Forra, sul versante valdarnese dei Monti del Chianti. Dalla panchina si può ammirare lo stupendo borgo medievale di Montegonzi, tutto il Valdarno, il Pratomagno e gli Appennini Centrale e Meridionale, fino al Monte Vettore situato sui Monti Sibillini, al confine tra Umbria e Marche. Uno spettacolo indicibile e carico di emozioni con la complicità delle prime luci dell’alba.
Le Big Bench nascono con lo scopo di ispirare gioia, serenità e spensieratezza in chi vi si siede, di creare un contatto intimo e profondo con il territorio e l’ambiente in cui sono state collocate, di rinsaldare il legame simbiotico della comunità e di valorizzare e sensibilizzare anche l’offerta turistica.
Quando il sole alle 6.30 ha iniziato a fare capolino e Roberta Stancu ha iniziato a deliziare i presenti con le musiche suonate con il violino, la Big Bench, o grande panchina, è apparsa in tutta la sua magnificenza in un angolo di paradiso, quello dell’agriturismo La Forra.
L’agriturismo La Forra ha partecipato all’evento mettendo a disposizione in maniera gratuita una parte della proprietà.
Una Big Bench da scoprire collocata in un luogo magico e incantevole, capace di far scoprire al visitatore la bellezza del territorio e di risvegliare l’amore, talvolta sopito, per la natura e la sua grande carica emotiva.