25, Dicembre, 2024

“Bent”: l’amore che vince sulla violenza e la morte dei campi di sterminio

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Lo spettacolo, presentato dall’Associazione culturale Masaccio e messo in scena dalla Compagnia Cervelli in Tempesta, si terrà lunedì 21 novembre alle 21.30 al Cinema teatro Masaccio

L'olocausto degli omosessuali nei campi di sterminio: è Bent, l'opera che Martin Sherman ha scritto nel 1979 per il teatro e che nel 1997 è stata adattata per il cinema. Presentato dall'Associazione culturale Masaccio lo spettacolo verrà portato sulle scene del Cinema Teatro Masaccio di San Giovanni dalla Compagnia Cervelli in Tempesta lunedì 21 novembre alle 21.30.

L'opera ha il patrocinio della Regione Toscana, del Comune di San Giovanni e di Amnesty International Italia. Henrj Bartolini: "Lo spettacolo parla di una pagina della nostra storia che purtroppo non è considerata e scritta ovverosia la persecuzione degli omosessuali da parte dei nazisti. Spesso è un progetto scomodo da presentare".

 

Gabriele Giaffreda, attore: "Bent è uno spettacolo che parla di odio verso gli omosessuali nei campi di concentramento e lo fa attraverso la potenza dell'amore che è uno dei sentimenti più umani e che in questo caso nasce, invece, in un contesto disumano e di soppressione, quello dei campi di concentramento. L'amore tra Max e Horst è universale. Alla fine si comprende quanto l'amore al di là delle differenze sessuali possa essere ciò che può cambiare il mondo persino vedendo quanto è poetico e vero in un campo di concentramento".

 

Maurizio Viligiardi: "L'associazione Masaccio ha sopperito alla mancanza del Teatro Bucci dando continuità all'aspetto culturale della vita cittadina importante. Si tratta di una rappresentazione costruita nel passato ma che è all'ordine del giorno considerate le discriminazioni che ci sono nei confronti degli omosessuali".

 

"Si parla ancora troppo poco dello sterminio subito da migliaia di persone solo in ragione del proprio orientamento sessuale – spiegano ancora gli organizzatori – Bent porta alla ribalta questa pagina di storia così importante, eppure così trascurata, ponendoci inquietanti interrogativi sulla realtà di oggi".

La pièce fu rappresentata per la prima volta al London’s Royal Court Theatre nel 1979. Fino a quel momento c'era scarsissima conoscenza della persecuzione nazista contro gli omosessuali. "La forza di questo spettacolo sta nel fatto che pone l'accento sulla capacità di prendere coscienza della propria dignità e sul valore dell'amore in una situazione di completa disumanizzazione e lo fa a tratti con tagliente ironia. La messa in scena di Bent ad opera della Compagnia Cervelli in Tempesta è uno strumento adatto a fare da sfondo a un percorso educativo che colleghi la memoria con l'attualità. Basti pensare agli omosessuali lapidati o gettati dagli edifici dai militanti dell'ISIS, alla Russia di Putin, ma anche ai tanti episodi di nostrana omofobia. È un testo necessario per fare luce sua una pagina di storia quasi rimossa e per sensibilizzare l'opinione pubblica e i giovani in particolare sulla gravità della discriminazione basata sull'orientamento sessuale".

Lo spettacolo ha debuttato in provincia di Firenze, nella pieve di S. Alessandro a Giogoli, nel gennaio 2014, è stato presentato, tra gli altri luoghi, a Genova, Firenze, Livorno, Torino, Marzabotto per la settimana della Memoria nel 2015 e nel 2016 e a Aosta e Quarrata, in occasione della giornata mondiale contro l’omofobia.

 

 

 

Articoli correlati