27, Aprile, 2024

Banda di ladri di rame, altri quattro arresti della Polizia. Rubavano in stazioni e ferrovie, almeno tre i colpi in Valdarno

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Secondo gli inquirenti si tratta di un vero e proprio sodalizio criminale dedito al furto di cavi di rame in tutta Italia. Ad aprile 2015 tre dei componenti della banda furono arrestati in flagranza di reato alla stazione di San Giovanni. Oggi altri quattro sono finiti in manette, sei sono invece ancora ricercati

Altri quattro ladri di rame, responsabili di furti avvenuti anche in Valdarno, in stazioni e linee ferroviarie, sono finiti in manette: è la conclusione di una complessa operazione portata avanti della Squadra Mobile Aretina, insieme ai Compartimenti Polizia Ferroviaria per la Toscana e la Puglia, alla Polizia Ferroviaria di Arezzo, alle Squadre Mobili delle Questure di Roma e Bari e del Commissariato di Polizia di Andria. 

"Operazione Esmeralda", l'hanno chiamata. E l'obiettivo dei ladri era il rame, quel metallo divenuto così prezioso da essere chiamato anche 'oro rosso'. Ne rubavano a quintali, portandolo via dalle linee ferroviarie e nelle stazioni. Una banda che, secondo gli inquirenti, è composta da almeno 13 persone, tutti poco più che trentenni, di nazionalità rumena, alcuni pregiudicati. 

Avevano colpito anche in Valdarno, saccheggiando la stazione di San Giovanni, quella di Figline e una linea ferroviaria che attraversa il territorio reggellese, all'altezza all'incirca di Sant'Ellero. A San Giovanni, però, ci fu il primo passo falso, e il primo punto messo a segno dalla Polizia: ad aprile 2015 la Polfer infatti trovò il rame già tranciato e nascosto poco lontano dalla stazione, e così la Squadra Mobile organizzò degli appostamenti. Riuscì a beccare tre dei ladri, mentre cercavano di recuperare il bottino, arrestandoli in flagranza di reato. 

Poi altri arresti alla stazione di Arezzo, avvenuti a settembre scorso. Il modus operandi er sempre lo stesso: prima una serie di sopralluoghi lungo le linee ferroviarie, per individuare il punto dal quale poter asportare il rame, dopo averlo tagliato in tranci e raccolto in bobine, nascoste nelle vicinanze. Per gli investigatori le prove raccolte sono state sufficienti a chiudere il quadro. 

Ieri mattina hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Arezzo nei confronti di quattro pregiudicati, che si sommano agli arresti compiuti già nel 2015. Restano ricercate altre sei persone, considerate componenti del sodalizio, responsabile di almeno 34 furti aggravati avvenuti in tutta Italia, nonché del danneggiamento della rete ferroviaria italiana e del furto di circa 10mila chili di rame. 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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