Si chiama “È solo un sogno”, il sogno del colore che Mauro Capitani rende protagonista delle sue opere: una mostra personale dell’artista, che torna ad esporre in Valdarno dopo venticinque anni, “un’antologia di dipinti” come lui stesso la definisce. La mostra sarà inaugurata venerdì 8 dicembre, alle ore 17.30, in Palazzo del Podestà e resterà visitabile fino al 7 gennaio 2024, per tutto il periodo delle festività.
“Questa esposizione – ha spiegato Capitani – è una raccolta di 40 opere che raccontano il mio percorso artistico. È una mostra per me importante in quanto sono 25 anni che non espongo in Valdarno e devo dire che nella mia lunga attività artistica, ho esposto poche volte nella mia terra perché impegnato in altri luoghi e altre sedi. La mostra riassume un percorso che mi auguro faccia riflettere osservando le mie 40 opere che partono dagli anni ’80 fino ad oggi. L’arte deve fare riflettere, e il colore è quello che resta, che si memorizza, che evoca: insomma è un bel sogno, come il titolo della mia mostra. Questi colori e la tavolozza che mi hanno accompagnato per tutta la vita sono la dedica speciale a mia moglie Nuccia”.
La prima estimatrice di questo viaggio è stata infatti proprio sua moglie Nuccia, recentemente scomparsa e proprio in omaggio a quel sodalizio di vita e di arte, è nata la Fondazione Mauro e Nuccia Capitani ETS di cui il Comune di Montevarchi è socio fondatore, con l’obiettivo di promuovere la cultura tra le nuove generazioni, ma anche di diffondere la concezione di un’arte, aperta e fruibile a tutti, come esempio di valori, energia e sogni che si manifestano con le immagini.
“Ringrazio il Prof. Mauro Capitani – afferma il Sindaco Silvia Chiassai Martini – perché attraverso la collaborazione nata con la Fondazione Mauro e Nuccia Capitani Ets, abbiamo realizzato eventi che rappresentano sempre un’opportunità culturale. Questa nuova mostra è però la più bella. E’ un percorso nel sogno di un’artista in cui il protagonista è il colore che cattura l’attenzione e sprigiona emozioni facendoci cogliere anche il suo animo. Un viaggio che narra la sua storia che per noi è un onore ospitare. Pertanto invito tutti a venire in Palazzo del Podestà a visitare una mostra veramente di alto livello”.