22, Novembre, 2024

Il Comune di Figline e Incisa Valdarno aderisce alla rete per la memoria delle stragi nazifasciste

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Da Pian d’Albero a Pratale, da Cavriglia a Sant’Anna di Stazzema, dai luoghi che furono teatro degli eccidi nazifascisti nasce una rete della memoria: il Comune di Figline e Incisa Valdarno ha aderito alla “Dichiarazione di intenti per la diffusione della memoria delle stragi nazifasciste in Toscana”. L’iniziativa punta ad attivare un tavolo per la salvaguardia della memoria e la lotta a ogni forma di totalitarismo e razzismo promossa proprio a partire da quei territori che videro il sacrificio di civili, donne, uomini e bambini, negli anni più cruenti della Seconda guerra mondiale.

Un’iniziativa nata su proposta del Comune di Barberino Tavarnelle alla quale hanno aderito, al momento, anche i Comuni di Bagno a Ripoli, Bucine, Casole d’Elsa, Colle Val d’Elsa, Firenze, Fucecchio, Greve in Chianti, Impruneta, Monteriggioni, San Casciano Val di Pesa, San Gimignano e Stazzema.

La Toscana è stato uno dei territori maggiormente colpiti dalla violenza nazifascista: oltre 280 le stragi, concentrate soprattutto tra l’aprile e l’agosto del 1944, che hanno colpito 83 comuni e registrato circa 4.500 vittime civili.

“Il tragico destino dell’aver conosciuto da vicino la spietata follia nazifascista è oggi una testimonianza di forza e unità nel rivendicare con orgoglio i valori della comunità democratica. Quello che accadde a Pian d’Albero, dove nel giugno del 1944 l’esercito tedesco uccise 39 persone, non è purtroppo un episodio isolato nella triste storia degli eccidi in Toscana. Conservarne la memoria è un dovere di tutti. Per questo l’Amministrazione ha aderito convintamente a questa iniziativa, promossa proprio a pochi mesi dall’inaugurazione del Sentiero della memoria, il percorso escursionistico che ripercorre i luoghi dell’eccidio e della Resistenza nella campagna figlinese, e a poche settimane dalle celebrazioni per gli anniversari della liberazione di Figline e di Incisa”, commentano la sindaca Giulia Mugnai e l’assessore alla cultura Francesca Farini.

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