Come ogni anno dal lontano 1962 anche domenica 18 dicembre a Ricasoli frazione del Comune di Montevarchi, sono stati ricordati i Caduti nelle Missioni di Pace con una solenne cerimonia che si è svolta nel Centro di Documentazione realizzato all’interno della ex scuola elementare della frazione. La celebrazione è iniziata con la Santa Messa in suffragio di tutti i Caduti con una particolare Preghiera per la Pace nel mondo, successivamente le Autorità Civili e Militari presenti hanno reso omaggio al monumento Carità Maternità, opera di Remo Gardeschi, eretto in memoria dei tredici Avitori Caduti a Kindu nel 1961 e dei ventidue Missionari Cattolici trucidati a Kongolo nel 1962 al termine della quale il Presidente Regionale dell’Ass. Bersaglieri Alfio Coppi ha dato lettura dei nomi dei Caduti.
Presente il Vice Sindaco di Montevarchi Cristina Bucciarelli, il Col. Andrea Quaglia dalla 46° Brigata Aerea di Pisa, il Col. Roberto Esposito dall’Istituto di scienze militari Aeronautiche di Firenze, il Comandante la Compagnia Carabinieri Magg. David Millul, il Comandante Stazione Carabinieri Lgt Enrico Filippelli, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, delle Associazioni Combattentistiche, d’Arma e di Volontariato, il Corpo Musicale G.Puccini, i familiari degli Aviatori Caduti a Kindu.
Il legame di Ricasoli con le Missioni di Pace ha radici che affondano a sessant’anni fa. Nel 1960 il Governo Italiano attua la prima missione all’estero sotto l’egida delle Nazioni Unite, inviando in Congo, logorato dalla guerra civile, un contingente aeronautico appartenente alla 46° Aerobrigata Trasporti, di stanza presso l’Aeroporto di Pisa San Giusto ed unità della Croce Rossa Italiana. In quel quadro geopolitico complesso ed estremamente pericoloso, l’11 novembre 1961 tredici aviatori italiani vengono trucidati da bande di soldati ammutinati, aprendo cosi una pagina nera della nostra storia meglio conosciuta come eccidio di Kindu. L’Italia fu allora sconvolta dalla tragedia, ed anche la piccola comunità di Ricasoli e l’allora Parroco Don Aldo Nocentini sentirono il dovere di ricordare questi tredici Caduti.
Il 20 novembre 1961 dopo una Celebrazione Religiosa in suffragio dei Caduti, gli studenti della locale scuola elementare scrissero al Ministro della Pubblica Istruzione, On Bosco, la seguente lettera: “Noi bambini e scolari di Ricasoli- Montevarchi, compresi di inenarrabile dolore per quanto è avvenuto nelle lontane terre d’Africa, costernati per la sciagura che ha colpito 13 famiglie della nostra Patria e rivolgendo ogni nostro pensiero di amore ai 13 eroi caduti nelle brucianti terre africane, vi preghiamo di permettere che anche noi lasciamo il puro pensiero di una catena di fraternità che dovrà stringere in un legame indissolubile tutti gli scolari d’Italia. Vi preghiamo in nome della nostra Vergine Madre di attenuare le ferite portate nel cuore degli eroi Caduti, prescrivendo che davanti alle scuole di ogni circondario o nel piazzale delle nostre Chiese sia preparata un aiuola ove si possono mettere 13 piante, perché in ogni giorno in ogni ora e in tutti i tempi si ricordi perennemente il loro atto eroico. Vi promettiamo, Eccellenza che in noi non verrà mai meno il dovere di curare le sacre piante a ricordo degli eroi per i quali preghiamo giornalmente insieme al nostro Parroco ed alle nostre insegnanti.
Con grata devozione e in unione di preghiera. Gli scolari della Parrocchia di S.Maria a Ricasoli”.
Il Ministro inviò subito tredici piante che gli studenti collocarono nel resede della scuola trasformandolo in un piccolo Parco della Rimembranza, l’anno successivo si unì al ricordo degli aviatori quello dei ventidue missionari cattolici uccisi in Congo nel gennaio 1962 e l’11 novembre 1962 fu inaugurato nel loggiato della scuola un Monumento in memoria dei Caduti di Kindu una “Carità-maternità” opera dell’Artista Remo Gardeschi.
Ogni anno la Parrocchia di S. Maria a Ricasoli, in collaborazione con il Comune di Montevarchi, le Istituzioni e le Associazioni, ha ricordato questo sacrificio, unendo nel tempo il ricordo di tutti coloro civili e militari che hanno perso la vita in missioni di pace all’estero, trasformando cosi quella piccola scuola in un luogo di memoria, la singolare iniziativa che annualmente si svolge a Ricasoli ha ricevuto nel corso degli anni il plauso e l’apprezzamento di Istituzioni e cittadini.
Con la chiusura della scuola il Consiglio Comunale di Montevarchi nel 2007, deliberò all’unanimità la costituzione di un “Centro nazionale di documentazione, ricerca e memoria sulle missioni umanitarie e di pace” da realizzare proprio nel ex edificio scolastico, il quale si è costituito sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed il Patrocinio del Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Presidenza Consiglio Ministri, Ministero Difesa, Ministero Affari Esteri, Regione Toscana, ANCI, Provincia Arezzo.