Approvata all’unanimit la mozione di Loriana Valoriani sulla toponomastica stradale con lobiettivo di intitolare strade e luoghi pubblici a donne illustri restituendo il riconoscimento pubblico che spetta loro ma che spesso non ottengono
Il Consiglio comunale di Terranuova, nella seduta del 28 aprile, ha approvato all’unanimità la mozione sulla toponomastica stradale a firma della consigliera di maggioranza Loriana Valoriani della lista “Insieme per Terranuova”. La mozione ha l’obiettivo di intitolare più strade, piazze e luoghi pubblici a donne illustri restituendo loro il riconoscimento pubblico che avrebbero dovuto avere già da tempo e che spesso non ottengono.
Con l’approvazione di questa mozione il Sindaco, la Giunta Comunale e l’Amministrazione Comunale si impegnano ad intitolare una via o una piazza a Irma Bizzarri, prima donna consigliere comunale di Terranuova Bracciolini, e ad aderire alla campagna annuale “8 marzo 3 donne 3 strade”, con l’intitolazione di tre luoghi pubblici ad altrettante personalità femminili. Prevede, inoltre, l’avvio ad un concorso educativo nelle scuole “Sulle vie della parità”, indetto dall’Associazione Toponomastica Femminile, affinchè gli studenti possano partecipare alle scelte di toponomastica nel loro territorio e conoscere meglio le vite di donne celebri ed eccezionali.
Toponomastica Femminile è una pagina nata su Facebook nel 2012 e diventata associazione nel 2014 con l’intento di restituire visibilità alle donne che hanno contribuito a migliorare la società in tutti i campi. L’associazione, vincitrice del premio della società civile 2019 conferito dal Comitato economico e sociale europeo (Cese) e consegnato a Bruxelles, ritiene che la toponomastica sia un indicatore importante del valore che una società assegna ai suoi membri.
“Le leggi sono utilissime a cambiare la società ma non bastano per modificare i comportamenti nel lungo periodo” afferma Maria Pia Ercolini, presidentessa di Toponomastica femminile "se non si accompagnano anche a un cambiamento nell'immaginario delle persone. Bisogna rimuovere i pregiudizi. Ci rivolgiamo a tutta la cittadinanza perché l'errore di noi tutte è stato non essere state in grado di portarci dietro i nostri compagni, perché questa non è una battaglia femminista ma una battaglia di civiltà”.
“Da una ricerca realizzata di recente dall'associazione sui nomi dei luoghi pubblici in circa il 90 % dei comuni italiani è emerso che per ogni 100 strade intitolate a uomini, solo 7,5 sono state dedicate a donne. Circa il 60 % dei luoghi pubblici intitolati a donne portano nomi di celebri religiose, ad esempio sante o monache, mentre quasi nessun luogo è dedicato a scienziate, imprenditrici, artiste o sportive illustri”.
L'associazione ha già avviato una collaborazione con organizzazioni e università, in Italia e in altri paesi europei, per diffondere buone pratiche puntando a modificare gli stereotipi, a lottare contro i pregiudizi e i comportamenti discriminatori e a sensibilizzare al tema sia le donne sia gli uomini.