Comunicato sottoscritto da Sinistra Civica Ecologista, Europa Verde, Montevarchi Democratica, Avanti Montevarchi sul nuovo Regolamento per la tutela del centro storico di Montevarchi
"È un regolamento profondamente discriminatorio": così Sinistra Civica Ecologista, Europa Verde, Montevarchi Democratica, Avanti Montevarchi commentano il nuovo Regolamento comunale sul centro storico. "Un Regolamento che si rifà ad altri simili emanati da amministrazioni leghiste sparse per l'Italia ma con alcune differenze non di poco conto: questo Regolamento danneggia l’insediamento di nuove attività commerciali nel nostro centro e obbliga i commercianti "ad esibire insegne con caratteri della cultura occidentale (??? ), in lingua italiana, fatta eccezione per le parole ormai divenute parte del linguaggio italiano (quali ???)". Per ora sono previste multe per gli inadempienti, ma se non li fermiamo fra poco ritornerà la tassa sulle parole straniere e se potessero, chissà, la galera per chi le usa!".
"Dopo quasi 5 anni di governo della città – continua la nota congiunta – la giunta civico-leghista impone un regolamento anti-economico e discriminatorio, per dare l'impressione di fare qualcosa per la tutela e la valorizzazione del centro storico, visto che di concreto non è stato fatto nulla, a parte trasformare via Roma nella circonvallazione di Montevarchi e vendere i giardini Spinelli per farci l'ennesimo supermercato. Quante promesse sulla rinascita di Montevarchi in campagna elettorale! Le promesse non si sono però realizzate, qualsiasi cittadino può controllare con i propri occhi lo stato della pulizia delle strade, i cassonetti con i rifiuti accumulati fuori dai contenitori, lo spaccio ad ogni angolo, la fuga delle attività commerciali, la morte civile per le strade con la fine di iniziative culturali e ricreative".
"Un bel fallimento per la giunta Chiassai che con il nuovo Regolamento spera di confondere le idee ai montevarchini! Quando niente va come avresti voluto si può dare la colpa a qualcun altro, in questo caso alle attività commerciali più legate ai cittadini di origine straniera, sperando di scaricare così le proprie responsabilità. I montevarchini ci cascheranno? Siamo convinti che non sarà così! Tanti giovani, e anche meno giovani, amano il kebab, i falafel, il riso basmati, la cucina cinese, le samosa fritte insieme al pane col salame, il lampredotto e i fegatelli! Che brutta idea di città ha in testa questa giunta!".
"Il regolamento per il decoro – continua ancora il comunicato – prevede cose palesemente contrarie al buon senso, alle normative generali ed è anche scritto con i piedi, quindi facilmente attaccabile con un ricorso amministrativo. Al di là della sua inapplicabilità ci sono due cose che segnaliamo ai nostri concittadini: la prima è il carattere discriminatorio del regolamento, le norme vorrebbero attaccare i negozi e le attività gestiti da cittadini di origine straniera, la seconda che non è così e avremo conseguenze negative anche sui negozi tradizionali. Ci riferiamo all'indicazione su 'vendita/somministrazione di prodotti del territorio locale e della tradizione italiana che occupino almeno il 70% della superficie di vendita'. Quanti sono i negozi che vendono quasi solo prodotti italiani? Le scarpe da ginnastica, l'abbigliamento sportivo, i cellulari e gli accessori per cellulari, l'elettronica in genere e tanto altro non vengono prodotti in Italia e tantomeno in Toscana, così toglieremo delle opportunità a chi volesse investire nel centro".
Poi, la questione dello stop alla somministrazione di alcolici in serata: "La proibizione della vendita di alcolici dalle 18 alle 6, 'in qualunque contenitore', vuol dire che non potremo andare al supermercato per una bottiglia di birra o di vino, recarsi all'enoteca per comprare una bottiglia di spumante per il compleanno, dopo le 18. Ovviamente neanche al bar a bere l'aperitivo se non ci sediamo al tavolino! Anche alle manifestazioni non patrocinate dal Comune niente brindisi dopo le 18. Immaginate manifestazioni politiche, iniziative di campagna elettorale, spettacoli… tutti a bocca asciutta a meno che non si tratti dei comizi della sindaca!".
Infine, la questione insegne: "Non commentiamo: "Le insegne devono essere espresse esclusivamente con caratteri della cultura occidentale (??? ), in lingua italiana, fatta eccezione per le parole ormai divenute parte del linguaggio italiano (quali ???)".
Dobbiamo cancellare questa iniziativa raffazzonata che non migliora la qualità del centro storico, blocca possibili nuove iniziative commerciali e divide la nostra comunità".