A presentare l’esposto sono stati i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza della Ausl Toscana centro. Motivo: “una serie di inadempienze e misure inadeguate relative al rischio Covid-19 assunte dall’Azienda USL Toscana centro”
I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza della Ausl Toscana centro, Domenico Mangiola e Simone Crinelli, hanno presentato un esposto al Nas dei carabinieri di Firenze "per tutta una serie di inadempienze e misure inadeguate relative al rischio Covid-19 assunte dall’Azienda USL Toscana Centro". Con l'esposto sono stati richiesti sopralluoghi negli ospedali fiorentini: tra questi anche il Serristori di Figline.
"L’esposto è nato dal fatto che il 16 aprile 2020 allarmati dal quadro epidemiologico preoccupante dei nostri lavoratori impegnati nell’emergenza Covid-19 – spiegano Mangiola e Crinelli – avevamo presentato come RLS una richiesta ai Direttori dei PISLL di Firenze per una verifica urgente dell’organo di vigilanza preposto dalla legge sul documento di valutazione del rischio Covid-19 adottato dalla USL Toscana Centro e contestuale richiesta urgente di sopralluogo da effettuare nei presidi ospedalieri con pazienti COVID-19: Santa Maria Nuova Firenze (zona di competenza del PISLL via della Cupola)- Ospedale Piero Palagi (zona di competenza del PISLL via della Cupola – Ospedale di Borgo San Lorenzo (zona di competenza del PISLL di Borgo San Lorenzo) – Ospedale San Giovanni di Dio di Scandicci (zona di competenza del PISLL di Scandicci) – Ospedale Santa Maria Annunziata di Bagno a Ripoli (zona di competenza del PISLL di Figline Incisa)- Ospedale Serristori di Figline Incisa Valdarno (zona di competenza del PISLL di Figline Incisa)".
"Ancora stamani mattina i responsabili di PISLL anziché organizzare sopralluoghi, hanno inviato una mail ai ns RLS chiedendo un incontro interlocutorio, che abbiamo rifiutato, in quanto lo ritenevamo una grave perdita di tempo a danno degli operatori sanitari che in questo momento sono esposti a pericoli e rischi di contagio. Detto allarme su tanta perdita di tempo trova il suo fondamento nel fatto che i Dirigenti dei PISLL hanno un servizio in essere di urgenza in H24 per le emergenze che non ci risulta ancora essere stato attivato e inoltre aspetto ancor più grave è che i Dirigenti adducono come scusa presunte questioni di conflitto di interesse nell’esercitare le funzioni di vigilanza nei confronti del proprio datore di lavoro".
Mangiola e Crinelli concludono: "Poiché questo conflitto non esiste, ma esiste il ritardo con il quale i dirigenti del PISLL stanno affrontando la questione che è legata alla salute e sicurezza per i nostri lavoratori siamo stati obbligati stante la normativa violata a rivolgerci ai Carabinieri Nas Firenze. All’azienda comunque ricordiamo che come COBAS P.I. continueremo a presidiare l’osservanza di tutte le norme anche per il rispetto dei lavoratori molti dei quali già in infortunio per il contagio contratto durante l’attività lavorativa".