Il Pd aretino rinfaccia al sindaco di Montevarchi, che è anche presidente della Provincia di Arezzo, la tacita accettazione dell’apertura di una sede di Forza Nuova in città, avvenuta alcuni mesi fa. E punta il dito anche sulla posizione ‘divisiva’ in merito al caso scuole
Il Partito Democratico di Arezzo contro il sindaco di Montevarchi e presidente della Provincia Silvia Chiassai Martini: da una parte per la sua posizione di tacita accettazione dell'apertura di una sede di Forza Nuova a Montevarchi, qualche mese fa; dall'altra per le posizioni 'divisive' che il Pd le imputa nella questione delle scuole che si è accesa nelle ultime settimane.
Il Pd parte citando le parole espresse da Chiassai Martini nel caso della sede di FN: "Sono il Sindaco di tutti. Non posso impedire che si apra una sede in un locale privato da parte di Forza Nuova". E commenta: "È lo stesso gruppo politico che ha esposto striscioni contro la senatrice Liliana Segre. Minacce. Tanto che lo Stato ha deciso di assegnare una scorta alla sopravvissuta ad Auschwitz. Chissà se questo indurrà la Sindaca di Montevarchi a rivedere la sua posizione sulla sede di Forza Nuova. Probabilmente no. La stessa Chiassai – prosegue la nota del Pd – è Presidente della Provincia di Arezzo, insignita della medaglia d'oro al valor militare per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale. Chissà se ha messo in relazione la sua tranquilla accettazione di Forza Nuova e il suo ruolo istituzionale al vertice di un'istituzione insignita di medaglia d'oro per la lotta antifascista. Probabilmente no".
E poi c'è la questione scuole. "La sindaca Chiassai – aggiunge il Partito democratico – ha accesso lo scontro tra Comuni, istituzioni e probabilmente famiglie su una vicenda che riguarda il futuro delle scuole e quindi dei ragazzi della zona. Dinanzi ai problemi che sono emersi, la soluzione non può che essere quella di un equilibrio tra gli istituti scolastici dei 3 comuni del Valdarno che sono coinvolti, in una logica di pari dignità e di affermazione dei diritti prioritari degli studenti, degli insegnanti e delle famiglie. La soluzione proposta dal Comune di Laterina Pergine rispecchia questa necessità che invece la Sindaca Chiassai nega in nome di interessi particolari di un singolo territorio. Pensiamo che il ruolo dei Sindaci sia quello di trovare soluzioni condivise in una logica di rispetto istituzionale. Questo pensiero è anche della Sindaca Chiassai? Probabilmente no".
"Probabilmente la Sindaca Presidente – rincara la dose il Pd di Arezzo – ha ambizioni politiche di altro e alto livello che le fanno preferire stili ben diversi da questo. Poco importa che questi stili aprano le porte a Forza Nuova, neghino la tradizione antifascista e di rispetto della Costituzione della Provincia di Arezzo, mettano un Comune contro l'altro. La Sindaca Presidente sta assumendo il profilo di cosa, a parere del Pd, non dovrebbe essere un amministratore pubblico vincolato alla Costituzione antifascista e alla difesa degli interesse di una comunità larga e solidale".