Un grande campo base affollato di operatori dei vari settori di intervento ha animato la mattinata dedicata alla Protezione civile: presenti forze dell’ordine, vigili del fuoco, volontari, operatori antincendio e sanitari. Gli studenti delle scuole di Montevarchi hanno potuto così capire da vicino come si muovono i protagonisti del soccorso, e come occorre comportarsi
Una mattinata per imparare cos'è la macchina dei soccorsi, come si muove la Protezione civile in caso di emergenze, come collaborano tutti i soggetti impiegati sul campo e, soprattutto, qual è il ruolo che il cittadino può e deve svolgere in maniera consapevole. In Piazza Varchi a Montevarchi i bambini e i ragazzi di sette classi di scuola primaria e media hanno imparato sul campo, incontrando direttamente i protagonisti della Protezione civile e del soccorso.
L'evento è stato organizzato in occasione della Settimana della Terra e della festa della Protezione civile: quella provinciale di Arezzo, in collaborazione con il comune di Montevarchi, ha organizzato proprio qui una mattinata di sensibilizzazione e conoscenza. Presenti Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Vigili del fuoco, Polizia municipale, operatori della rete del 118; ma anche la macchina dell'Antinendio boschivo con l'Unione del Pratomagno; l'Ingv per parlare di terremoti e, ovviamente, i mezzi della stessa Protezione civile.
Un dispiegamento di forze, insomma, il cui obiettivo è stato prima di tutto quello di farsi conoscere ai più giovani, con dimostrazioni pratiche delle proprie attività sul campo, coinvolgendo anche gli studenti.
"La Protezione civile della Provincia di Arezzo – ha detto Silvia Chiassai Martini, sindaco di Montevarchi e presidente provinciale – è un punto di eccellenza per efficienza e capacità di collaborare in sinergia con tutti i soggetti impegnati sul campo. E questa mattinata lo dimostra ampiamente". "Informare i ragazzi, far capire e provare loro cosa significa trovarsi in situazioni di emergenza e come reagire – ha aggiunto il Responsabile di Protezione civile, Enrico Gusmeroli – è fondamentale per costruire una generazione futura più consapevole e quindi più collaborativa in caso di necessità".