È una vera e propria guida turistica per bambini, che racconta il territorio del Valdarno, fra passato e futuro. Realizzata da Itinera Certa, edita da Aska, ha coinvolto l’Unione del Pratomagno e i musei Mine e Paleontologico. Presentata nella sede di Banca Valdarno
È arrivata alla terza edizione, la "Guida per picci(o)ni viaggiatori" della Cooperativa Itinera Certa. Una vera e propria guida turistica per bambini, che nella prima edizione ha raccontato il Valdarno dal punto di vista delle ricchezze artistiche e museali; nella seconda si è spostata in Chianti; e ora torna in Valdarno, per presentarne però quell'immenso patrimonio naturalistico che compone il territorio locale.
"Si racconta ai bambini la storia naturale del Valdarno, dal passato al futuro – ha spiegato la presidente di Itinera Certa, Valentina Donati – un viaggio che porterà i più piccoli, ma anche i genitori, a conoscere meglio questo nostro territorio, con alcuni interessanti spunti anche per il presente e il futuro, nell'obiettivo di tutelarlo e preservarlo al meglio". Per informazioni sulla distribuzione si può scrivere a info@itineracerta.it.
"I bambini troveranno sicuramente un'avventura – ha aggiunto l'autrice, Laura Aquiloni – attraverseranno il tempo dalle origini della Terra, arrivando alla nascita del Valdarno e poi avanti fino ai giorni nostri. Non mancheranno dei giochi per divertirsi con queste nozioni.
La presentazione, proprio nella settimana in cui si discute di riscaldamento globale, inquinamento, contenimento delle emissioni atmosferiche e tutela del pianeta, si è tenuta presso la sede di Banca Valdarno, che ha deciso di sostenere di nuovo questa pubblicazione. "Abbiamo creduto e sponsorizzato questa iniziativa – ha commentato Gianfranco Donato, presidente di Banca del Valdarno – perché pensiamo sia doveroso sottolineare la presenza della nostra banca locale nella formazione dei più piccoli e nella valorizzazione del territorio".
Il progetto è sostenuto anche dall'Unione dei comuni del Pratomagno, con la collaborazione dei musei Mine di Castelnuovo dei Sabbioni e Paleontologico di Montevarchi, e il finanziamento, oltre che di Banca del Valdarno, anche di Csa Impianti.
