“Le percentuali di differenziata sono troppo basse”, dice il sindaco di Montevarchi. “Per questo siamo costretti a cambiare modalità di servizio: e la scelta è soltanto fra porta a porta e cassonetti intelligenti”
Continuano gli incontri promossi dall’Amministrazione comunale con i tecnici di Sei Toscana per fornire le informazioni ai cittadini riguardo al nuovo servizio di raccolta dei rifiuti con i cassonetti ad accesso controllato. Il prossimo si terrà domani, martedì 11 giugno, presso l’isola ecologica di via Sante Tani, alle ore 18.00 e alle ore 21.00, per favorire la partecipazione dei cittadini che possono avere così delucidazioni e spiegazioni sul funzionamento dei cassonetti per incentivare la raccolta differenziata. L’iniziativa avrà esclusivamente un carattere informativo in attesa della prossima consegna delle tessere.
Intanto il sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini, di fronte alle perplessità e alle critiche mosse da alcuni cittadini, ha pubblicato la sua risposta con un video su facebook. "Prima di tutto va ricordato che l'attuale gestore, Sei Toscana, sarà l'unico interlocutore fino al 2033. E questa azienda propone soltanto due opzioni, oggi: o il porta a porta, oppure i cassonetti intelligenti", quelli scelti appunto per il territorio comunale di Montevarchi.
"Dobbiamo cambiare metodo – ha aggiunto il sindaco – perché le nostre percentuali di differenziata sono ancora basse, intorno a 39%, mentre dovremmo arrivare al 70%. Per questo siamo costretti a introdurre una tipologia di servizio che ci obblighi a correggere i nostri comportamenti come cittadini, e ci spinga a migliorare la differenziata".
Chiassai Martini mette a confronto i costi del 2018 con quelli della nuova modalità, e motiva così la scelta della sua Amministrazione: "Nel 2018 abbiamo speso 946mila euro, di cui 320mila per il porta a porta che era stato introdotto da alcuni anni in alcune località del territorio comunale; se avessimo scelto di estendere il porta a porta a tutto il territorio comunale il costo sarebbe stato di 2 milioni e 500mila euro; il costo dei cassonetti intelligenti, compresi i nuovi cassonetti e il servizio, è di 1 milione di euro".
"L'obiettivo è di stimolare comportamenti più corretti nei cittadini, aumentare la raccolta differenziata e non incorrere così nell'ecotassa, diminuendo il conferimento in discarica. Quest'anno il comune ha riorganizzato i costi permettendo di non aumentare la Tari: ma se la differenziata non dovesse salire, il prossimo anno saremmo costretti ad aumentare la tassa", conclude Silvia Chiassai Martini.