In una nota il sindaco di Montevarchi solleva il ‘caso’ di anatomia patologica, centralizzata già nel 2014 fra le proteste del Valdarno. “Il servizio è stato completamente trasferito ad Arezzo anche con possibili allungamenti sui tempi di risposta”. Ma l’Azienda sanitaria smentisce: “Dal 15 aprile è cambiata soltanto la modalità di consegna dei campioni allo sportello”
Botta e risposta fra il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini e l'Azienda sanitaria sud est, sul 'caso' di anatomia patologica alla Gruccia. Un reparto chiuso già a fine 2014, dopo mesi di proteste che avevano visto il Valdarno schierato contro questa decisione. Alla fine, la chiusura era avvenuta con il trasferimento su Arezzo e con il mantenimento, però, di tutta l'attività di laboratorio necessaria per la diagnostica intraoperatoria, cioè a sostegno dell'attività chirurgica.
Oggi in una nota, Chiassai lancia l'allarme: "All’Ospedale della Gruccia è stata chiusa Anatomia Patologica nel silenzio più assordante del Valdarno che conferma l’indifferenza e l’inadeguatezza nei confronti di temi importanti come la sanità. L’esposizione di un cartello all’ospedale avverte gli utenti che solo per due volte alla settimana, il martedì e il venerdì, e soltanto per un’ora, è possibile consegnare i campioni degli esami presso il Poliambulatorio previa registrazione al Cup. Una sorta di “sportello amministrativo” mentre il servizio è stato completamente trasferito ad Arezzo anche con possibili allungamenti sui tempi di risposta".
"Stessa condizione – sostiene il sindaco di Montevarchi – anche per il supporto all’attività chirurgica delle sale operatorie in quanto le analisi del caso vengono eseguite dai tecnici al San Donato di Arezzo, malgrado le innumerevoli rassicurazioni dell’ex Direttore Desideri e dell’Assessore Saccardi che non si sarebbe verificato alcun taglio. E’ la conferma di quanto sto denunciando da anni sui rischi di depotenziamento dei servizi ospedalieri alla Gruccia. Questi sono i veri e reali problemi del Valdarno sui quali torno ancora a chiedere una spiegazione sull’inattività e sul silenzio della Conferenza dei Sindaci che, tranne la sottoscritta, pare subire decisioni prese dalla Regione e dalla Asl".
Ma è proprio l'Azienda sanitaria a replicare al sindaco di Montevarchi, spiegando che si è trattato solo di un cambiamento nelle modalità di consegna dei campioni: "L'Azienda Sanitaria specifica che l'anatomia patologica è stata centralizzata 2014. Come è centralizzata in tutta la Toscana ed in molte altre regioni d'Italia. Il servizio è ad Arezzo e garantisce risposte per tutta la provincia a supporto delle strutture ospedaliere e territoriali, garantendo il massimo expertice, che è rafforzato ulteriormente dalla maggiore casistica osservata".
"Dal 15 aprile di quest'anno – precisa la Asl – è cambiata in Valdarno, solo la modalità di consegna dei campioni, e solo di quelli portati dagli esterni allo sportello. Oggi la raccolta avviene presso il Poliambulatorio 1 dell'Ospedale del valdarno martedì e venerdì dalle ore 11 alle 12. Rimane il fatto che gli stessi campioni istologici e citologici continuano ad essere tutti inviati ad Arezzo. Nulla cambia, invece, nel rapporto e nel servizio che l'Anatomia patologica svolge per tutte le altre stutture interne alla rete aziendale", cioè per il supporto all'attività chirurgica.