Il sindaco traccia il bilancio dei cinque anni al governo della città: “Un dovere di trasparenza nei confronti dei cittadini, è un rendiconto di quanto abbiamo fatto”. Manutenzioni, opere pubbliche, sociale, scuola e cultura: ecco come sono stati investiti i soldi del comune di Figline e Incisa
"Chiudiamo cinque anni di investimenti, grazie alla fusione, per intervenire su quelle che abbiamo individuato come priorità". Così la sindaca di Figline e Incisa, Giulia Mugnai, sintetizza il bilancio di fine mandato, stilato (come obbligo di legge) in chiusura dei cinque anni di amministrazione, che hanno coinciso anche con il primo lustro del nuovo Comune unico di Figline e Incisa. Un lungo elenco di quello che è stato fatto, nei vari settori, senza tralasciare il punto sulle due grandi opere (Variantina e ex Lambruschini) che restano invece da completare.
"In questi cinque anni – ha aggiunto Mugnai – abbiamo puntato su alcune priorità: dalle manutenzioni alle scuole, dalle politiche sociali al verde, senza tralasciare le opere pubbliche e la sicurezza. Abbiamo dovuto lavorare alla costruzione di una nuova identità ma anche di una nuova macchina amministrativa, cosa che nei primi anni del mandato ha richiesto molto tempo e lavoro: ma era inevitabile, trattandosi dell'avvio di un nuovo Comune unico. La fusione ha portato però anche importanti benefici, da non dimenticare: se ai fondi stanziati dalla Regione Toscana sommiamo le economie di scala che abbiamo potuto realizzare, potremmo stimare che gli investimenti sono praticamente raddoppiati, a Figline e Incisa, rispetto alla somma di quello che investivano i due comuni, divisi. Insomma il ritorno sul territorio c'è stato".
L'elenco di quello che è stato fatto è compreso in una pubblicazione di 32 pagine che sarà in distribuzione in questi giorni: si va dalla scuola (con l'abbattimetno delle liste di attesa ai nidi, realizzazione del nido La Giranola, tariffe più eque e fra le più basse del Valdarno, maggiore offerta di centri estivi) al sociale (progetti per l’integrazione, la socializzazione e l’autonomia, Pacchetto Anziani, servizi a sportello, il progetto migranti, baratto sociale, progetto voucher e progetto minori); ma ci sono anche i lavori pubblici (manutenzioni su edifici scolastici, adeguamento sismico, abbattimento delle barriere architettoniche, investimenti sugli impianti sportivi) fino alla cultura (proposte educative sulla Cultura digitale, sensibilizzazione alle tematiche ambientali, educazione alla legalità e promozione di stili di vita sani), fino alle politiche per il lavoro, quelle ambientali orientate al risparmio energetico e alla cura del verde, fino alla sicurezza urbana (videosorveglianza, monitoraggio ambientale e controllo del territorio, illuminazione e miglioramenti alla circolazione per limitare gli incidenti).
Qualcosa che non è stato fatto? "Direi piuttosto qualcosa su cui occorre ancora lavorare, nei prossimi anni, facendo di più: mi riferisco all'edilizia scolastica, per rendere le scuole più accoglienti e adeguate alle nuove esigenze. È una priorità su cui noi abbiamo lavorato molto, ma che ha una programmazione anche di lungo periodo e che quindi va sostenuta, un patrimonio fondamentale da mantenere".