24, Novembre, 2024

Gli Uffizi acquisiscono 43 disegni dell’artista montevarchino Massimiliano Soldani Benzi

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Lo scultore e pittore, protagonista del tardo barocco fiorentino, lavorò per anni alla Corte dei Medici per il granduca Cosimo III e suo figlio, il Gran Principe Ferdinando. Gli Uffizi hanno acquistato dalla Francia i disegni, destinati al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe

La collezione del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi si arricchisce di 43 disegni, la maggior parte dei quali con raffigurazioni su entrambi i lati, dello scultore, pittore e medaglista montevarchino Massimiliano Soldani Benzi. L'acquisizione dalla Francia è stata resa nota in questi giorni.

Vissuto a cavallo fra '600 e '700, Soldani Benzi fu una figura di spicco, insieme a Giovan Battista Foggini, del tardo barocco fiorentino. Fautore di uno stile molto personale, che combinava la tradizione manieristica fiorentina della fusione in bronzo e le più avanzate tendenze della scultura barocca romana, nel corso della sua lunga carriera Soldani Benzi si dedicò a una grande varietà di soggetti e oggetti, lavorando in gran parte per i Medici. 

Era nato nel 1656 a Montevarchi, rampollo dei Soldani, ricca famiglia monevarchina, e dei Benzi, nobili figlinesi. Fu autore di un largo numero di opere, non solo per i Medici: tra i suoi capolavori più famosi figurano le copie in bronzo in grandezza naturale delle sculture antiche della Tribuna degli Uffizi, eseguite per John Churchill, il primo duca di Marlborough, nel 1711; e i bronzi eseguiti per il principe di Liechtenstein a Vienna, tuttora conservati nella collezione ducale. A Montevarchi ristrutturò la Chiesa della Collegiata dove ancora oggi è custodito il suo Reliquiario, noto anche come reliquiario Salviati, realizzato per l'esposizione della Reliquia del Sacro Latte. 

I 43 disegni, parte di un più vasto nucleo di 60 carte, fino a oggi costituiscono l’unica testimonianza dell’attività di disegnatore di Soldani Benzi. L’eccezionalità dell’insieme risiede anche nel fatto che alcuni dei fogli riportano studi per opere ancora esistenti e realizzate dallo scultore montevarchino per il granduca Cosimo III de’ Medici e per suo figlio, il Gran Principe Ferdinando, tra il 1680 e il 1692.

"Grazie a questo spettacolare acquisto, gli Uffizi riportano in Italia una serie di disegni importantissimi – ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt – esportati in Francia alla fine del '700 dai discendenti di Louis Sieries, direttore francese della Galleria dei lavori in Pietre dure a Firenze. Molti dei disegni sono preparatori di opere conservate a Palazzo Pitti". I disegni saranno al centro di una mostra il prossimo anno "dedicata alla scultura in bronzo sotto gli ultimi Medici".

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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