19, Dicembre, 2024

Scelte urbanistiche, è bagarre. L’ex sindaco Valentini: “Offensive le parole di Chiassai”. Torna a parlare anche Bucci

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Ieri il sindaco Silvia Chiassai aveva difeso la decisione di rendere edificabili i giardini Spinelli puntando il dito contro le passate amministrazioni, colpevoli – a suo dire – di aver cementificato senza reinvestire gli oneri di urbanizzazione. Le risponde duramente l’ex sindaco Giorgio Valentini: “Ha superato ogni limite”. E arriva dopo poche ore anche la replica di Bucci allo stesso Valentini, in un rincorrersi di dichiarazioni prima della seduta consiliare

Nasce tutto da quella scelta di rendere edificabile, per consentirne la vendita, il lotto dei giardini Altiero Spinelli, nella zona nord di Montevarchi. Ma quella decisione, che oggi sarà sottoposta al via libera del Consiglio comunale, si è trasformata in un campo minato, fra accuse, repliche e contro repliche, che riguarda in maniera più ampia l'amministrazione e l'idea di sviluppo urbanistico della città. 

Ieri, per la prima volta, ha parlato dei giardini Spinelli il sindaco, Silvia Chiassai Martini. Ha difeso quella scelta, che ha definito "una necessità", e ha puntato il dito contro le precedenti amministrazioni: "Le grandi operazioni di cementificazione sono già state fatte dalle amministrazioni passate e senza investire gli oneri di urbanizzazione nel patrimonio pubblico esistente, ma scialacquando in progetti faraonici". Parole che hanno suscitato la reazione durissima di un ex amministratore, appunto, l'ex sindaco Giorgio Valentini. 

"Sindaco ha superato il limite! Si fermi, studi e faccia una bagno di umiltà!", esordisce. "Nella sua ultima esternazione sulla stampa, in merito a due varianti urbanistiche domani all’esame del Consiglio, come suo consueto non risponde e non argomenta nel merito ma si crea il nemico: i 70 anni di malgoverno e di cementificatori che la costringerebbero a trasformare aree verdi in centri commerciali. Ha fatto così in molte occasioni: invece di affrontare il problema e risolverlo, trova il nemico e ci va a capofitto, così pensa di tenere il suo elettorato. Vede così lo fanno coloro che hanno paura delle loro idee, coloro che non ne hanno o i fascisti. Scelga Lei, Le consiglio di cambiare strada". 

Nel merito delle accuse di Chiassai, Valentini aggiunge: "Sta dipingendo il nostro comune come il territorio devastato da malfattori che hanno lucrato alle spalle dei cittadini. Non è così! Gli oneri di urbanizzazione sono sempre stati reinvestiti prevalentemente nel patrimonio, almeno nelle mie amministrazioni e quando hanno finanziato la spesa corrente, cioè i servizi, lo hanno fatto nel pieno rispetto della legge. Le chiedo pertanto di rettificare chiaramente e nettamente tale dichiarazione, che ritengo offensiva e lesiva dell’immagine del Comune e dell’onorabilità di tutti gli Amministratori cui fa riferimento, altrimenti mi sentirei costretto a chiederlo per altre vie". 

"Montevarchi non è nata né è rinata con la sua venuta – scrive ancora Giorgio Valentini rivolgendosi al sindaco – la storia ha il suo corso e chi viene dopo, se vuole assumere a ruoli di governo, la deve conoscere. Mi permetterà Sig. Sindaco, dal momento che mi ha chiamato in causa, asserendo che lei ha vinto sconfiggendo 70 anni di storia, di fare qualche altra considerazione politica. Lei al massimo ha sconfitto Grasso in quanto sindaco in carica, rispetto agli altri ha solo vinto come ho vinto io o meglio i cittadini hanno scelto. Sia onorata della scelta degli elettori ma sappia che molti non l’hanno scelta e hanno il diritto di influenzare o interloquire con il suo operato. Non esiste il principio della dittatura della maggioranza". 

Infine, sul punto dei giardini Spinelli, Valentini chiude: "Modestamente ritengo che l’atto che sta per prendere il Consiglio sia sbagliato politicamente e urbanisticamente. Politicamente perché non è stato reso pubblico come i danari ricavati verranno investiti: ciò permetterebbe a tutti di valutare da un lato una perdita e un futuro vantaggio da un investimento. Urbanisticamente, si distrugge un'area verde che ha una funzione di filtro tra aree a destinazione diversa".

Ma il dibattito non si placa, e questa mattina è arrivata di nuovo una presa di posizione dell'ex vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Luciano Bucci, con alcuni punti di contatto proprio con Valentini. Dopo aver ricordato la genesi della messa in vendita dei Giardini Spinelli, (sua la proposta di inserire nel piano delle alienazioni quell'area, subordinata all’approvazione di una variante che ne consentisse l’edificabilità, per far fronte alle maggiori spese del comune, fra cui il nuovo bando per il gas metano), Bucci puntualizza: "Certamente la mia proposta non era di inserirvi un anacronistico lotto libero ma di studiarvi un’area di trasformazione che comprendesse, a carico dell’acquirente, la realizzazione di un parco giochi, e che analizzasse e risolvesse tutte le interfacce con la viabilità di viale Cadorna e via di Terranuova, oltre al collegamento con il sub comparto A dell’adiacente area di trasformazione". 

Insomma, Bucci sottolinea di non condividere la scelta del 'lotto libero' assunta invece oggi dall'amministrazione. "Se fossi in grado, consiglierei vivamente al Sindaco di ritirare dall’ordine del giorno dell’odierno consiglio la delibera di variante e di risottoporla al competente ufficio per modificarla. Il condizionale è d’obbligo in quanto è palese ai più, se non a tutti, che il Sindaco soprassederà". E non manca, l'ex vicesindaco, di ricordare la genesi delle sue dimissioni e le vicende politiche connesse: "Sindaco che, pare ormai assodato, non ho contribuito ad eleggere tanto che non ha ritenuto di restituirmi le deleghe dopo che le avevo chiesto un rinnovo della fiducia nei miei confronti . Ma non voglio tediarti (rivolgendosi a Valentini, ndr) con la mia personale disavventura politica che denota tutti i miei limiti: solo un “pollo” come il sottoscritto si sarebbe fatto sfilare da sotto il naso il movimento che aveva creato e si sarebbe fatto “surrogare” da chi aveva raccolto voti che non gli avevano consentito neanche di essere eletto in consiglio".

Non vuole comunque essere definito come "più accanito oppositore di questo Sindaco", Luciano Bucci: "Vero è che a più riprese ho importunato il Sindaco dicendo che me ne sarei andato, e questa è grave colpa di lesa maestà per il suo entourage. Ma che vuoi, caro Giorgio, dopo tanti anni ti trovi a governare una città insieme a tanti neofiti e il comportarsi da “padre” viene equivocato e scambiato per alterigia e presunzione ed oggi, consentimi, i frutti si cominciano a vederli".

Non mancano comunque le critiche per passate scelte fatte proprio dall'amministrazione Valentini: dalle aree di viale Matteotti “AT_R6” ("L’edificazione è stata una molto infelice scelta politica"), al progetto poi abbandonato del “Museo del Sapone” accanto al Dogana, all'antistadio scelto come corrispettivo per il Piuss, fino alla proposta di edificare l’area parcheggio tra viale Cadorna ed il verde di via F.lli Cervi: "Ricordi, il consiglio ti mise in clamorosa minoranza tanto che quella proposta la votasti tu solo?".

Ciononostante, Bucci conclude, rivolgendosi a Valentini: "Sono d’accordo con te quando l’attuale Sindaco e la sua giunta imputano il loro addivenire al governo della città come esito inevitabile di 70 anni di guasti perpetrati dalle precedenti amministrazioni. È palese che questa è una spiegazione un po’ troppo sommaria per trovare fondamento". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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