Ieri pomeriggio la Sala Filanda del centro culturale della Ginestra ha ospitato un incontro dal titolo “Libri e libertà”: relatore lo scrittore e teologo Vito Mancuso, che ha parlato di libri, conoscenza, liberazione dall’ignoranza, capacità critica
Libertà e libri, conoscenza e sapienza. Questi alcuni dei temi principali dell’incontro di ieri con Vito Mancuso, scrittore e teologo, organizzato presso il centro culturale Ginestra Fabbrica della Conoscenza di Montevarchi. Numerose le persone che hanno partecipato nella Sala Filanda al dibattito dal titolo “Libertà e libri”, aperto dai saluti e i ringraziamenti del sindaco Grasso e dell’assessore alla cultura Fabiano.
L’incontro è iniziato con una prima riflessione sulla dialettica del mondo e dell’uomo, formata dal “caos” e dal “logos”, della liberazione dall’ignoranza che rappresenta il male principale dell’umanità. Mancuso ha parlato dell’importanza dei libri per conoscere se stessi come mediazione della sapienza: attraverso essi, si arriva alla conoscenza e quindi alla libertà e liberazione.
“La vera libertà di un uomo è da se stessi, dominare il proprio ego per governare se stessi, principale obiettivo della vita” – ha spiegato nell’intervista – “Da qui il legame con la cultura, che non solo è informazione, ma soprattutto formazione: forma la vita nel dominio di se stessi”. Un legame, quello tra libri e libertà, comprensibile non solo dalla radice della parola, soprattutto in latino, ma anche dalla storia: il controllo dei totalitarismi bruciando o censurando i libri contro le forme di libertà di pensiero e idee che passavano proprio attraverso la scrittura.
“Leggere può aiutare a raggiungere lo sguardo retto, scopo della vita, con l’augurio a tutti di trovare i libri giusti per perseguire il bene e la giustizia”, ha concluso Mancuso. Una lunga e profonda riflessione che, prima dell’incontro, ha toccato anche il tema della scienza e della fede: “I problemi sono da ricollegare agli scienziati e agli uomini di chiesa o teologi, non alle due discipline: sono i singoli che devono comprendere che il mondo è uno solo, come la verità, anche se nessuno la possiede. Tutti devono contribuire dal proprio punto di vista”.
Sulla stessa linea anche il rapporto tra le religioni, che Mancuso sottolinea sia in realtà il rapporto tra i singoli credenti di fedi differenti: “Si può giungere a un vero dialogo interreligioso solo se l’obiettivo non è l’affermazione di se stessi e della propria istituzione al di sopra delle altre, ma il bene concreto delle persone concrete”.