Dopo i continui sforamenti dei limiti di legge per per le polveri sottili il sindaco Viligiardi e l’assessore David Corsi ricordano ai cittadini l’ordinanza che è in vigore fino al 6 gennaio. Azioni preventive per agevolare la gente e limitare gli sforamenti
Visti i continui sforamenti dei limiti stabiliti dalla legge in fatto di polveri sottili, il Comune di San Giovanni ha emesso una seconda ordinanza che resterà in vigore fino al 6 gennaio. Previsti sempre i divieti di accendere fuochi e gli inviti a limitare l'uso delle auto e dei riscaldamenti. Poi ci sono le azioni preventive che l'amministrazione comunale sta approntando: un servizio di navette per la città che dovrebbe incentivare a non adoperare la macchina e una sempre maggiore attenzione verso le piste ciclabili.
Il sindaco di San Giovanni, Maurizio Viligiardi: "Siamo uno dei cinque Comuni, insieme a Figline Incisa, Terranuova, Montevarchi e Reggello, che hanno approvato e adottato il Pac, il piano d'azione comunale, che contiene le azioni da mettere in campo per intervenire a tutela della cittadinanza e per cercare di limitare gli sforamenti. Il Pac contiene azioni preventive da attuare ma anche obblighi di ordinanze come quella emessa per due volte: oggi ne abbiamo una che arriva fino all'Epifania. Vieta gli abbruciamenti, l'utilizzo di caminetti aperti, invita a spegnere le auto in caso di code, a limitare ll'uso delle macchine per quanto possibile. Il Comune sta facendo anche altri tipi di azioni come l'organizzazione di un trasporto pubblico locale all'interno del territorio, il Pums va in questa direzione con l'utilizzo delle piste ciclabili".
L'assessore David Corsi spiega ancora l'importanza del rispetto dell'ordinanza: "Vogliamo sensibilizzare la cittadinanza sulla necessità di porre attenzione sui nostri usi e costumi nell'utilizzo dei mezzi e delle fonti di calore. Lo scorso aprile siamo stati inseriti nel piano di azione per partecipare alla riduzione dell' inquinamento atmosferico insieme a Figline Incisa, Reggello, Terranuova e Montevarchi. Per questo siamo sotto monitoraggio dalla centralina installata a Figline. Da allora siamo già a 20 superamenti del Pm10. Siamo quindi dovuti intervenire con un'ordinanza di sensibilizzazione nell'uso delle auto e di divieto degli abbruciamenti esterni".
L'Arpat avrebbe previsto l'installazione di una seconda centralina ma non sarà una realizzazione a breve. L'amministrazione comunale di San Giovanni, adesso, ha programmato azioni preventive nel tentaivo di evitare ulteriori sforamenti.
"Ci sono azioni strategiche e preventive che i Comuni possono intraprendere – continua l'assessore Corsi – Il piano della mobilità sostenibile di San Giovanni per esempio prevede l'istituzione di un trasporto pubblico locale: una navetta che collegherà tutti i punti più sensibili della città, con cadenza regolare e che sarà utilizzabile come in una grande città. Poi l'utilizzo della bicicletta con l'aumento delle piste come alternativa all'auto".
Nel caso in cui gli sforamenti delle polveri sottili dovessero arrivare a quota 35 San Giovanni auspicherebbe il blocco del traffico.