Dopo il quinto sforamento di PM10 in sei giorni l’amministrazione comunale di Figline Incisa ha emesso un’apposita ordinanza. Ma secondo l’assessore Lorenzo Tilli è necessario fare di più. Non dimentichiamo, afferma l’assessore, che “il Valdarno è attraversato dall’Autostrada e dalla Ferrovia sulle quali non abbiamo competenze ma sono fattori di non poco conto in fatto di inquinamento”
Dopo cinque sforamenti di PM10 in sei giorni l'amministrazione comunale di Figline Incisa ha emesso un'ordinanza con la quale si dettano alcuni comportamenti, come il divieto di fuochi o di accendere i caminetti quando ci sono altre forme di riscaldamento in casa. Ma non basta. L'assessore Lorenzo Tilli fa presente che il Valdarno "è attraversato dall'Autostrada e dalla Ferrovia sulle quali non abbiamo competenze ma sono fattori di non poco conto in fatto di inquinamento"
Lorenzo Tilli: "Ci sono stati sforamenti rilevati dalla centralina. Per questo e per le condizioni meteorologiche che non cambieranno nei prossimi giorni la Regione ha innalzato il livello di guardia. Questo obbliga i sindaci a emettere un'ordinanza di forti raccomandazioni circa alcuni comportamenti da tenere: per esempio il divieto di bruciare le sterpaglie in campo aperto o di utilizzare camini dove vi siano presenti in casa altre forme di riscaldamento perchè influiscono sul PM10".
"Siamo ancora nei limiti previsti dalla legge, sono pochi gli sforamenti e quelli di questi giorni sono i più critici. Ma è necessario rendersene conto e fare qualcosa per limitare queste situazioni. Abbiamo chiesto un incontro con la Regione per capire cosa possiamo fare ancora di più in concreto in considerazione del fatto che tutto il Valdarno è attraversato dall'autostrada e dalla Ferrovia sulle quali non abbiamo competenze ma sono fattori di non poco conto in fatto di inquinamento".
Infine l'assessore Tilli sottolinea: "Noi chiediamo collaborazione ai cittadini ma allo stesso tempo cerchiamo soluzioni alternative a quello che è un problema endemico e che necessita di soluzioni più drastiche".
