La tradizione delle attività di montagna ancora oggi vengono curate nei piccoli borghi in Pratomagno. Un video documenta la fase di battitura delle castagne nella frazione di Chiassaia
Le tradizioni legate alla castagna, che una volta rappresentava la fonte di alimentazione fondamentale per le popolazioni di montagna, vivono ancora oggi nelle attività curate e riproposte dai residenti delle frazioni del Pratomagno.
Il video, diretto da Claudio Bartolini, è stato girato presso il seccatoio Bartolini nella frazione di Chiassaia e mostra cosa succedeva dopo la raccolta delle castagne. Prima le castagne venivano messe a seccare nel seccatoio, costruzioni in pietra, la cui attività è stata raccontata anche nei libri dell’associazione Elicriso di Poggio di Loro, poi si passava alla pulitura.
Una volta venivano usate delle sacche di canapa o iuta strette e lunghe nelle quali si mettevano le castagne che venivano battute ritmicamente e senza intralciarsi tra loro su un ceppo di legno. In questa fase la castagna secca veniva separata dal guscio. Subito dopo le sacche venivano versate in grandi vassoi di legno dove venivano mosse ritmicamente per separarle definitivamente dalla buccia.
Intorno alla metà del secolo scorso, è stato introdotto l’utilizzo di macchine per alleggerire la fatica e velocizzare i tempi di lavoro. Le castagne vengono messe in un contenitore nella parte superiore da cui poi entrano nel battitore. Grazie a un motore, la macchina gira e comprime le castagne le une contro le altre per separarle dalla buccia. Alla fine le castagne intere entrano direttamente in una canaletta ed escono dalla macchina pronte per essere portate al mulino.
Nel video, pubblicato sulla pagina Facebook Pratomagno, viene documentata tutta la fase della battitura a macchina. Il video è diretto da Claudio Bartolini con Michele Bartolini, Giovanni Chiarelli, Kevin Tognaccini, amici e la famiglia.
