23, Dicembre, 2024

Festa dell’Unità Nazionale, consegnati ad Arezzo i diplomi alla memoria e gli attestati di Croce al merito di Guerra

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Eredi e parenti delle vittime della Prima Guerra Mondiale hanno ritirato le onorificenze durante la cerimonia del 4 Novembre. Sette i soldati valdarnesi, caduti in conflitto, che sono stati così ricordati

Commossi ed emozionati, gli eredi dei sette soldati valdarnesi caduti nella Prima Guerra Mondiale che hanno ritirato ieri ad Arezzo, durantee le celebrazioni dell'Anniversario dell'Unità Nazionale alla presenza delle massime Autorità Civili e Militari, le onorificenze assegnate alla memoria dei loro cari. Si tratta di Attestati, Diplomi, Conferimenti di Medaglie conferiti a chi si distinse e sacrificò la propria vita durante la Grande Guerra, ma rimasti per decenni negli archivi. Recuperati e catalogati dall'Associazione Combattenti e dal Nastro Azzurro, vengono ora riconsegnati agli eredi. 

Nel corso della cerimonia del 4 Novembre il Prefetto Clara Vaccaro, il Presidente della Provincia Roberto Vasai, e il Presidente dell'Istituto del Nastro Azzurro e Associazione Combattenti e Reduci, Stefano Mangiavacchi, hanno quindi consegnato i diplomi alla memoria e gli attestati di Croce al merito di Guerra alla memoria dei Caduti della Grande Guerra. Per il Valdarno erano presenti gli Amministratori comunali di Montevarchi, San Giovanni, Laterina, Castelfranco Piandiscò e Terranuova, che hanno presenziato alla consegna dei diplomi alla memoria. 

Sono sette i soldati valdarnesi che sono stati ricordati in questa occasione. 

Angiolo Brandi di Ottavio, Soldato del 1° reggimento bersaglieri nato l'8 luglio 1894 a Castelfranco di Sopra distretto militare di Arezzo  disperso il 2 novembre 1915 sul monte San Michele in combattimento;

Egisto Gosi di Pietro, Soldato del 245° reggimento fanteria nato l'8 marzo 1898 a Castelfranco di Sopra – distretto militare di Arezzo disperso il 3 ottobre 1917 sul Carso in combattimento;

Giovanni Nannucci di Pasquale, Soldato del 205° reggimento fanteria nato il 19 agosto 1896 a Pian di Scò – distretto militare di Arezzo  disperso l'8 agosto 1916 sul medio Isonzo in combattimento;

Gioacchino Barbagli di Giovanni, Soldato del 79° reggimento fanteria nato il 15 febbraio 1887 a Laterina – distretto militare di Arezzo morto il 16 febbraio 1918 in prigionia per malattia;

Giuseppe Morbidelli di Pasquale, Soldato della 754° compagnia mitraglieri nato il 18 giugno 1881 a Terranuova Bracciolini – distretto militare di Arezzo disperso il 25 maggio 1917 sul Carso in combattimento;

Egisto Scapecchi di Vincenzo, Soldato del 68° reggimento fanteria nato il 1° marzo 1893 a Montevarchi – distretto militare di Arezzo disperso il 29 novembre 1915 sul monte San Michele in combattimento:

Pietro Vannini di Giovanni, Soldato del 65° reggimento fanteria nato il 2 gennaio 1880 a Terranuova Bracciolini – distretto militare di Arezzo disperso il 20 agosto 1917 sul Carso in combattimento.

"Dietro a ciascuno di questi nomi c’è una storia dimenticata – hanno ricordato gli intervenuti alla cerimonia – e ripercorrendo le gesta di questi uomini, figli, mariti, padri non si impara solo a conoscere la loro vita di soldati in guerra, ma la loro vita di persone. Non è stato un racconto epico, ma umano: in ogni famiglia, nelle nostre famiglie, ci fu un caduto, un combattente che si trovò coinvolto in modo diretto con la Grande Guerra".

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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