L’uomo, di San Cipriano, era stato arrestato a gennaio dalla Polizia per le rapine in alcuni autogrill del raccordo di Arezzo, compiuti insieme alla fidanzata. Dopo alcuni mesi di carcere, ora si trovava ai domiciliari, ma la tentazione di un gelato lo ha riportato in galera
Lo avevano trovato mentre si apprestava a comprare un gelato, a San Giovanni. Ma il 33enne di San Cipriano, nel comune di Cavriglia, in quell'orario di quel giorno di giugno avrebbe dovuto essere nella sua abitazione, perché sottoposto agli arresti domiciliari.
L'uomo era infatti stato arrestato dalla Polizia a gennaio per tre rapine compiute, insieme alla fidanzata che faceva da palo, in alcune aree di servizio lungo il raccordo di Arezzo Battifolle, nei giorni successivi al Natale del 2015.
Prima portato in carcere, dopo alcuni mesi aveva ottenuto la conversione della misura in arresti domiciliari, con l'autorizzazione ad uscire di casa solo in determinate fasce orarie della giornata. Beccato al di fuori di quelle fasce orarie, a giugno era stato arrestato dai carabinieri di San Giovanni.
La violazione delle prescrizioni ha portato il Pubblico Ministero a chiedere il ripristino della carcerazione cautelare che, accordata dal Gip di Arezzo, è stata emessa e subito notificata dagli uomini della Squadra Mobile aretina. I poliziotti lo hanno prelevato a casa, e portato al carcere di Arezzo.
